Krishna è considerato l’amico delle nuvole perché, come la nuvola, Egli dà sollievo agli esseri sofferenti. Infatti, proprio come una nuvola che con la sua pioggia ristora coloro che ardono sotto il caldo torrido, Krishna dà sollievo agli uomini di questo mondo, bruciati dal fuoco ardente delle sofferenze materiali. Perciò sono amici, Krishna e la nuvola, che del resto hanno lo stesso colore. Così, invece di versare le sue acque, la nuvola, per celebrare la grandezza del suo amico fece scendere su di Lui una pioggia di fiorellini, e Gli coprì il capo per proteggerLo dall’ardore del sole….
Krishna aveva migliaia e migliaia di mucche, divise in gruppi secondo il colore, a cui corrispondevano anche differenti nomi. Come i vaisnava cantano su centootto perle di rosario, che rappresentano le centootto gopi, così il Signore divise le Sue mucche in centootto gruppi.
“Al ritorno dai pascoli, confidò una gopi all’amica, Krishna ha intorno al collo una ghirlanda di foglie di Tulasi, e posando amichevolmente una mano sulla spalla di un giovane pastore Si mette a soffiare nel Suo flauto sublime. A quei suoni, che ricordano quelli della vina, le spose del cervo nero rimangono come incantate; si avvicinano a Krishna e restano là, immobili, dimentiche del maschio e dei piccoli, tanto forte è l’attrazione che sentono per Lui. La cerbiatta è sedotta dalle vibrazioni del Suo flauto proprio come noi, che siamo conquistate dall’oceano delle Sue qualità sublimi.”
Post view 564 times