Vanaprastha
: Dopo aver completato il periodo di studio come brahmacari, aver iniziato la vita domestica, aver cresciuto una famiglia e aver eseguito tutti i sacrifici obbligatori, quando i suoi capelli diventano grigi e le rughe appaiono sul suo viso, un uomo dovrebbe separarsi dalla famiglia e, con o senza la moglie, praticando austerità nella foresta per rimuovere tutti gli attaccamenti alla sua precedente famiglia. Dovrebbe andare a Vrindavana e fissare la sua mente su Visnu.
Srila Prabhupada traduce cosi’ il verso dello Srimad-Bhagavatam 7.5.5, parlato da Prahlada Maharaja:
“O migliore degli asura, re dei demoni, ho imparato dal mio maestro spirituale che chiunque abbia accettato un corpo temporaneo e una vita familiare temporanea è certamente oberato dall’ansia perché è caduto in un pozzo oscuro dove non c’è acqua ma solo sofferenza. Dovrebbe abbandonare questa posizione e andare nella foresta [vana]. Più chiaramente, si dovrebbe andare a Vrindavana, dove prevale solo la coscienza di Krishna, e si dovrebbe cosi’ prendere rifugio nella Suprema Personalità di Dio.”
Nel Caitanya Caritamrita, Madhya-lila troviamo detto che quando uno prende ksetra sannyasa lascia la sua vita domestica e va in un luogo di pellegrinaggio dedicato al Signore Visnu. Il ksetra sannyasi vive in questi luoghi da solo o con la sua famiglia. Srila Bhaktivinode Thakura ritiene che questa sia la situazione vanaprastha preferibile in questa era di Kali.
La parola prastha vuole dire andare in un luogo o risiedervi
Questa è una sezione del libro
“Il MAHA-BHARATA, ADI PARVA ** Verso per verso con le spiegazioni Bhaktivedanta ** Vol. 2 di 4”, in lingua italiana.
Per acquistare il libro completo, clicca qui sopra
Post view 54 times
Leave a Reply