Domande
273 Documenti Inviato – 27/01/2003 : 19:59:50
Caro Manonatha Prabhu
Per prepararmi al primo incontro sulla chat di Isvara.it con te, mi sono riletto volentieri il 3° capitolo della Bhagavad-Gita intitolato “Il karma yoga”. Poi all’ incontro non sono riuscito a partecipare ma mi è rimasta impressa questa frase del verso 10: “All’ inizio della creazione il Signore di tutte le creature generò uomini ed esseri celesti, insieme con i sacrifici a Visnu….”.
La frase sembra contraddire un altro verso dello Srimad-Bhagavatam e precisamente il verso 10 del 6° capitolo del 3° canto: “Il Signore Supremo è l’ anima Suprema di tutti gli esseri celesti incaricati di costruire la manifestazione cosmica . Udita la loro preghiera, Egli rifletté, poi manifestò la gigantesca forma universale per aiutare la loro comprensione.”
Poi però, nel verso 11, lo Srimad-Bhagavatam prosegue dicendo: “Maitreya disse: Lascia che ti spieghi come il signore Supremo prese la forma di differenti esseri celesti dopo che ebbe manifestato la gigantesca forma universale.”
So che queste cose non sono fondamentali al fine della realizzazione spirituale, però sono per natura molto curioso e vorrei sapere come potevano pregare gli esseri celesti prima della creazione se loro stessi non erano ancora stati creati.
Poi, se posso permettermelo, sono rimasto ancora colpito da un altro verso (15°) dello stesso capitolo di prima dello S-B: “In seguito, i due occhi della forma universale del Signore si manifestarono separatamente, e il sole, che dirige la vista, entrò in essi insieme con la vista; in questo modo gli esseri possono vedere le forme.”
Nell’ 11° capitolo della B-G intitolato La forma universale, nei versi 10/11 si recita: “Arjuna vede in quella forma universale innumerevoli bocche e innumerevoli occhi….”.
Mi è già stato spiegato che il sole è uno solo, ma se il sole entra nei due occhi della forma universale, e la forma universale possiede innumerevoli occhi, sembra quasi che possano esistere anche innumerevoli soli.
In ultimo, il verso 22 dello stesso capitolo dello S-B dice: “Poi le gambe della forma universale si manifestarono separatamente, e l’ essere celeste chiamato Visnu (che non è il Signore Supremo) entrò in esse con il principio del movimento.” Come mai qui si dice che Sri Visnu non è il Signore Supremo?
Le domande sono tante, voi siete impegnatissimi, non pretendo niente e neppure velocemente.
Rimango comunque in attesa. HARE KRISHNA
Con affetto
Emanuel
Risposte:
All’inizio dei tempi il Signore Vishnu creò gli elementi materiali, che crebbero passando attraverso tre stadi.
Il primo è chiamato Pradhana. Questo è composto dagli elementi materiali allo stadio indifferenziato e immanifesto. Per questa ragione viene chiamato “sottile”.
Quando questo stadio si manifesta ma gli elementi singoli rimangono ancora privi di identificazione singola viene chiamato Prakriti.
Il terzo stadio è quando la manifestazione materiale comincia e differenziarsi. Lì si notano i vari elementi, comprese le jiva (entità viventi). Quella gigantesca forma universale (virat) è appunto il mahat-tattva.
Subito dopo questa creazione, il Signore riflettè su come creare all’interno dell’universo. Si manifestò così nelle forme di vari Deva, come Brahma, Shiva e gli altri, capacitati dalla sua energia (shakti-avesha) per il lavoro della creazione. Questi Deva sono differenti in “tattva”.
Qualcuno è un’espansione di Narayana, altri Purusa- avatara, altri Guna-avatara e così via. Perciò il Signore non divenne personalmente ognuno di loro, ma li investì di poteri diversi, secondo la rispettiva necessità all’interno del processo della creazione.
Questo processo creativo avviene a differenti stadi e prende nomi diversi.
Uno di questi stadi è la creazione dei fenomeni universali e delle differenze forme di vita. Dunque quando la Bhagavad-gita dice “All’ inizio della creazione” significa prima di questo tipo di creazione, o questo stadio della creazione.
Citazioni:
So che queste cose non sono fondamentali al fine della realizzazione spirituale, però sono per natura molto curioso e vorrei sapere come potevano pregare gli esseri celesti prima della creazione se loro stessi non erano ancora stati creati.
Non è affatto vero che questi argomenti non sono fondamentali al fine della realizzazione spirituale. Al contrario, senza una seria disciplina intellettuale nello studio delle scritture avanzare spiritualmente sarà molto difficile.
Il Bhagavatam è chiamato “amala-purana”, il testo di storia immacolata, cioè che non contiene nulla di materiale. Non tratta di argomenti superflui. In altre parole, se il Bhagavatam ne parla, vuol dire che è importante.
Citazioni:
Poi, se posso permettermelo, sono rimasto ancora colpito da un altro verso (15°) dello stesso capitolo di prima dello S-B: “In seguito, i due occhi della forma universale del Signore si manifestarono separatamente, e il sole, che dirige la vista, entrò in essi insieme con la vista; in questo modo gli esseri possono vedere le forme.”
Questa è una sezione del libro “Il Microfono di Dio”, in lingua italiana.
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