La preservazione della tradizione mediante una prolifica produzione letteraria divenne il suo più importante servizio. Ancora oggi gli studiosi sono esterrefatti davanti a tale e tanto lavoro. E’ persino difficile fare una lista dei suoi scritti. Jiva Gosvami ha composto e curato la pubblicazione di almeno venticinque testi, tutti classici importanti della linea gaudiya. Diciamo qualcosa sui più importanti.
Della sua grammatica, intitolata Hari-namamrta-vyakarana, Janardana Cakravarti ha detto: “Un trattato molto ingegnoso… utilizza i nomi di Dio per enunciare le regole della grammatica sanscrita…”.
Il tentativo di spiegare la grammatica utilizzando gli innumerevoli appellativi di Krishna aveva avuto un precedente illustre: Sri Caitanya stesso aveva avuto l’idea mentre insegnava la vyakarana ai suoi studenti di Navadvipa. Perciò Jiva Gosvami non ha fatto altro che seguire le orme del maestro.
Tra le opere più intensamente teologiche, troviamo il Gopala-Campu, una grande epica scritta in un complesso stile poetico, che descrive le innumerevoli attività di Krishna nella Sua manifestazione originale. E’ diviso in due parti: la prima parte (purva) consiste di 33 capitoli e descrive in modo elaborato le attività di Krishna a Vrindavana. La seconda parte (uttara), composta di 37 capitoli, tratta delle attività di Krishna a Mathura e a Dvaraka.
Ugualmente denso di significati è il famoso Krama Sandarbha. Descritto sovente come “il settimo” dei sei Sandarbha, è un commento decisamente elaborato dei dodici canti dello Srimad- Bhagavatam.
Forse ancora più importanti sono i Sat (sei) Sandarbha stessi. Un sunto dei loro contenuti ci viene dato da Srila Prabhupada:
“Bhagavat-sandarbha è anche conosciuto come Sat-sandarbha. Nella prima parte (Tattva-sandarbha), è dimostrato che lo Srimad-Bhagavatam è l’evidenza più autorevole tendente a mostrare direttamente la Verità Assoluta. Il secondo Sandarbha (Bhagavat-sandarbha) traccia una distinzione tra il Brahman impersonale e il Paramatma localizzato… Il terzo Sandarbha (Paramatma-sandarbha) spiega che il Paramatma esiste all’interno di milioni e milioni di entità viventi… è anche specificato che le incarnazioni dei lila-avatara rispondono ai desideri dei devoti e che la Suprema Personalità di Dio è caratterizzata dalle sei opulenze. Il quarto Sandarbha (Krishna-sandarbha) dimostra che Krishna è la Suprema Personalità di Dio… Nel quinto Sandarbha (Bhakti-sandarbha) viene spiegato come si può eseguire direttamente il servizio devozionale… Il sesto Sandarbha (Priti-sandarbha) è una dissertazione sull’amore per Dio…”.
Si dice che i sei Sandarbha rappresentano la perfezione di sambandha-jnana, abhideya-jnana e prayojana-jnana: i primi quattro Sandarbha sono dedicati a sambandha; il quinto tratta di abhideya; il sesto di prayojana.
Il Brahma-sanghita-tika (o Dik-darsani) è un commento alla Brahma-sanghita. Il Bhakti-rasamrta-sesa è un commento al Bhakti-rasamrta-sindhu. Il Locana-rocani è un commento all’Ujjvala-nilamani. Lo Yogasara-stava-tika è un commento al Padma Purana. Il Gayatri-bhasya è una spiegazione del Gayatri-mantra: riporta gli insegnamenti contenuti al riguardo nell’Agni Purana.
Questa è una sezione del libro “Tattva Sandarbha di Jiva Gosvami”, in lingua italiana.
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