Secondo il Namastaka (2), il santo nome è adorato dalle anime liberate, poiché perfino il namabhasa distrugge tutti i tipi di sofferenze.
jaya namadheya muni-vrnda-geya
jana-ranjanaya paramaksarakrte
tvam anadarad api manag udiritam
nikhilogra-tapa-patalim vilumpasi (26)
Oh Hari-nama! I grandi saggi Ti glorificano sempre. Ti sei manifestato gentilmente come suono trascendentale per far nascere nelle persone l’attaccamento al Signore e accordare loro la buona fortuna. Se qualcuno Ti pronuncia persino con negligenza, Tu distruggi in lui le gravi sofferenze materiali. Ecco il Tuo potere immenso.
I Veda descrivono la verità riguardante il santo nome con queste parole, dal Rig-veda:
om ity etad brahmano nedistam nama yasmad uccaryamana
eva samsara-bhayat tarayati tasmad-ucyate tara iti (27)
om asya jananto nama cid-viviktan mahaste visno
sumatim bhajamahe om tat sat (28)
tato ‘bhut trivrd-omkaro yo ‘vyakta prabhavah svarat
yat tal-lingam bhagavato brahmanah paramatmanah (29)
Chi pronuncia l’om, la forma più vicina al Brahman, si avvicina al Brahman. Questo nome libera dalla paura del mondo materiale, e per questo è conosciuto come tarak brahma.
O Visnu, il tuo nome, om, manifestatosi da sé, è la forma del sapere eterno. Nonostante la mia conoscenza sulle glorie del canto di questo nome sia incompleta, mediante la pratica del canto di questo nome raggiungerò la conoscenza perfetta.
Colui che possiede poteri non manifestati ed è completamente indipendente, rivela la vibrazione omkara che designa Se stesso. Il Brahman, il Paramatma e Bhagavan sono le tre forme che Egli manifesta.
Le tre lettere che compongono l’omkara – a, u, m – rappresentano in modo specifico rispettivamente i tre nomi Hari, Krsna e Rama.
Questa è una sezione del libro “Bhajana Rahasya”, in lingua italiana.
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