Ci sono tre Parva all’inizio di questa grande opera, vale a dire Paushya, Pauloma e Astika che contengono molte meravigliose dizioni, descrizioni e significati filosofici.
Così come gli uomini desiderosi della liberazione finale accettano il Vairagya, allo stesso modo questa narrazione viene accettata dai saggi. Così come il Sé è tra le cose da conoscere, allo stesso modo la vita è tra le cose che sono più care.
Vairagya significa rinuncia o distacco dalle emozioni materiali (“raga” significa emozioni o interesse e “vi” significa senza). Coloro che praticano una vita di rinuncia all’illusione materiale ottengono la liberazione (moksa).
Il Sé può essere il Sé Supremo o noi stessi. L’Entità Suprema, l’Essere personale è il soggetto principale della cultura vedica. Ma anche la nostra identità personale è un soggetto da conoscere, altrimenti non potremmo capire il Supremo.
Non siamo il corpo materiale, ma l’anima spirituale (atma).
Quindi è la migliore di tutte le storie e anche di tutti gli Sastra. Non c’è una storia attuale nel mondo che non dipenda da essa.
Il Maha-bharata è la base storica e filosofica dell’intera cultura vedica. Non c’è saggio o testo che in un modo o nell’altro non si riferisca ad esso, compresi i Purana più importanti. Chi vuole conoscere la storia e la filosofia vedica deve leggere il Maha-bharata.
Così come il corpo dipende dal cibo che consuma, allo stesso modo tutti i poeti servono e apprezzano questo Bharata.
Maha-bharata non si riferisce solo al re Bharata, ma all’intera Bharata Varsa. In passato Bharata era tutto il pianeta e ora si riferisce solo alla nazione conosciuta come India.
Questa è una sezione del libro
“Il MAHA-BHARATA, ADI PARVA ** Verso per verso con le spiegazioni Bhaktivedanta ** Vol. 1 di 4”, in lingua italiana.
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