Sambandha-jnana
Con sraddha ai piedi di un Sad Guru, la Jiva prima riceve la corretta comprensione di sambandha-jnana .
Krishna è l’eterno maestro e le Jiva sono i Suoi eterni servitori. Attraverso Krishna-prema la natura intrinseca eterna della Jiva si manifesta.
La Jiva è un’eterna servitrice di Krishna, eppure lo dimentica. Gettata nel mondo di Maya, cerca la felicità.
Il mondo di Maya è una prigione per la Jiva, dove riceve la punizione allo scopo di correggere il difetto di essere avverso a Krishna.
Tuttavia, per la misericordia di un Vaisnava sadhu, la Jiva può ottenere sambandha-jnana[1], insieme a Krishna-nama.
Poi raggiunge il tesoro di prema, che è l’essenza di tutto il dharma. Tale persona prova disgusto per sayujya[2] e traguardi simili.
Quando non ha una conoscenza stabile di sambandha, allora mantiene gli anarthas e prende rifugio in namabhasa.
[1] “Io sono un’anima spirituale eterna e un eterno servitore di Krishna. Questo mondo materiale è una prigione destinata alla mia purificazione”. Questa e’ sambandha-jnana.
[2] La liberazione impersonale
Questa è una sezione del libro “Harinama Cintamani” di Sri Bhaktivinode Thakura , in lingua italiana.
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