Consigli al riguardo delle poesie su Radharani

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posta al sito “Incontro con Manonatha Prabhu” – Caro Kripasindhu,

avendo mandato una copia dell’email al sito – che corrisponde a pormi una domanda – diro’ qualcosa al riguardo delle tue ultime poesie riguardanti Srimati Radharani.

Il linguaggio della poesia e’ un linguaggio figurato e non va interpretato alla lettera. Questa e’ una cosa che comprendo benissimo. Tuttavia la poesia Gaudiya Vaishnava deve corrispondere alle conclusioni filosofiche (siddhanta) presentate dai Maestri della Parampara, potremmo dire che e’ un altro linguaggio per descrivere la medesima cosa. Dunque, prima di avventurarsi a descrivere passatempi di Radha e Krishna o addirittura a parteciparvi rivolgendosi a Loro direttamente, bisogna aver appreso bene la filosofia, che non e’ cosa semplice come sembra.

All’epoca, molti scrittori portavano le loro opere a Sri Caitanya Mahaprabhu perche’ le leggesse e desse la Sua approvazione. Tuttavia, poiche’ in quel periodo i Suoi sentimenti spirituali erano cosi’ acuti, i devoti preferivano prima far passare quelle opere attraverso un’autorita’ in materia di rasa (relazioni spirituali), com’era Svarupa Damodara Gosvami. Solo quando lui decideva che tutto andava bene, l’opera veniva fatta leggere al Signore. Una volta un devoto importante come Vallabhacarya porto’ un suo commento del Bhagavatam ed e’ bastata solo una sua frase iniziale per irritare il Signore e farGli dichiarare “inutile” quell’opera.

Ora, dal punto di vista filosofico, le tue ultime poesie – mi riferisco a quelle su Srimati Radharani – presentano diversi elementi di errore.

Il primo che balza all’attenzione – in questa email mi limitero’ a parlare solo di questo – e’ certamente la “confidenza” con cui ti rivolgi a Lei. Questo tipo di linguaggio puo’ essere usato solo da anime liberate che sono entrate nei passatempi trascendentali della Coppia Divina. Coloro che non sono anime liberate devono usare un altro atteggiamento, che e’ quello proprio di un umile servitore. Se leggi le sole poesie che Sri Caitanya Mahaprabhu ha scritto trovi il corretto stato mentale di un devoto che e’ sulla strada della liberazione, appunto quello di un servitore. Leggi il Shikshastaka, lo trovi nella nostra Biblioteca in italiano. Il poeta deve dunque rivolgersi ai Suoi Signori con quello stato d’animo, fino a che non raggiungera’ stadi piu’ elevati di realizzazione spirituale.

Nonostante, come hai visto, le tue poesie siano sempre state pubblicate, persino queste che appunto presentano errori, ti consiglierei di non avventurarti in campi troppo elevati e di mantenere un’attitudine di servitore nei confronti di Radha e Krishna. Inoltre ci sono innumerevoli altri argomenti di cui trattare, dove la tua fantasia di linguaggio puo’ sbizzarrirsi senza timore di commettere offese.

Se ritieni di dover approfondire non hai che da riscrivere.

Hare Krishna Manonatha Dasa settembre 2001

 

Questa è una sezione del libro “Infiniti Segmenti di esistenza”, in lingua italiana.

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