Hare Krishna Manonatha Prabhu, grazie per la pazienza e la disponibilità con cui fino ad ora hai risposto alle mie domande.
Ciò che mi chiedo è: cos’è esattamente la coscienza divina di cui parla Krishna nel verso 53 del secondo capitolo della Bhagavad-gita? C’è un livello di coscienza superiore a tale stato della coscienza oppure no?
Ti ringrazio ancora.
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Risposta:
La parola Yoga, che nel verso 2.53 viene tradotta come “coscienza divina” e nella traduzione parola per parola come “realizzazione del se'”, si riferisce al fatto che chi si impegna in meditazione profonda, o servizio devozionale, diventa immune dalle attrazioni del mondo della materia. La coscienza e’ cio’ che siamo internamente. Coscienza divina vuole dire che siamo tornati a vivere in modo spirituale. Non piu’ pensiamo, parliamo, agiamo ecc. credendo di essere qualcosa che non siamo, il corpo materiale, ma tutto cio’ che facciamo riflette la nostra identita’ spirituale. Quindi parliamo di Krishna, pensiamo a Krishna, e cosi’ via.
Non ci sono livelli superiori alla coscienza trascendentale. La coscienza di Krishna e’ il fine ultimo.
- Manonatha Dasa (ACBSP)
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