Egli è il conoscitore delle modificazioni della mente e mai Egli le subisce. La mente dell’anima individuale non brilla di luce propria, dal momento che essa stessa è percettibile. Il jivatma (l’anima individuale) e il Paramatma (l’Anima Suprema, Dio) sono entità diverse: non sono un tutt’uno. La mente è materiale e il Paramatma è spirituale. Se noi possedessimo un’altra mente che illuminasse e conferisse vita alla nostra (teoria che vorrebbe eliminare l’esistenza di un Purusha supremo), si genererebbe un processo a regressione infinita che provocherebbe solo confusione di memoria e cancellerebbe ogni percezione.
Questa è una sezione del libro “Filosofie dell’India”, in lingua italiana.
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