Accompagnando Krishna e Balarama, che portavano ghirlande di fiori selvatici, i fanciulli ora cantavano, ora imitavano il ronzio dei calabroni o il canto dei cigni che scivolavano sullo specchio dei laghi; oppure, vedendo la danza dei pavoni, la mimavano davanti a Krishna, che a Sua volta muoveva il collo per imitare i pavoni e far ridere i Suoi amici.
Le mucche che Krishna conduceva al pascolo avevano differenti nomi, e quando il Signore amorevolmente le chiamava, subito rispondevano con un muggito; e i ragazzi, vedendo questi scambi d’affetto, si rallegravano di tutto cuore. Essi imitavano il grido e il canto degli uccelli, specialmente i cakora, i pavoni, i cucù e i bharadvaja, e quando vedevano gli animali più deboli fuggire impauriti al ruggito delle tigri e dei leoni, prendevano a imitarli insieme con Krishna e Balarama, e li seguivano nella fuga. Quando si sentivano stanchi si sedevano, e per riposarsi Balarama appoggiava la testa sulle ginocchia di uno dei pastorelli. Allora Krishna veniva subito a massaggiarGli le gambe, e talvolta prendeva un ventaglio di foglie di palma e Gli faceva vento per alleviarGli la stanchezza. Mentre Balarama Si riposava, altri ragazzi danzavano e cantavano, o giocavano alla lotta e saltavano; Krishna li raggiungeva ben presto e tenendoli per mano, felice di stare in loro compagnia, rideva e lodava i loro giochi. Stanco a Sua volta, Krishna Si sdraiava col capo sulla radice di un albero o sulle ginocchia di un giovane pastore. Allora c’era chi Gli massaggiava le gambe, chi Gli rinfrescava il corpo con un ventaglio di foglie, e chi Lo allietava con canti soavi. Così la Sua fatica si dissipava rapidamente.
Dio, la Persona Suprema, Sri Krishna, le cui gambe sono massaggiate dalla dea della fortuna, Si diede a quei giovani pastori come uno di loro, manifestando la Sua potenza interna per apparire come un ragazzo di villaggio.
Post view 642 times