Il nome Hari non è differente da Hari la persona. La Sua forma eterna, la svarupa, è conosciuta come vacya, ed il nome trascendentale di Hari è conosciuto come vacaka. Queste due forme, vacya e vacaka, esaudiscono tutti i tipi di desideri.
Nel Caitanya-bhagavat è scritto:
hare krsna hare krsna krsna krsna hare hare
hare rama hare rama rama rama hare hare (30)
Sri Caitanya Mahaprabhu disse: cantate tutti questo maha-mantra che vi ho dato, tenendo il conto preciso. Tutti, con questo canto, otterranno ogni perfezione. Non esistono altre regole o regolamenti, ad eccezione di cantare costantemente.
Il Naradiya Purana, citato nel Bhakti-rasamrta-sindhu, afferma:
sad-dharmasyavabodhaya
yesam nirbandhini matih
acirad eva sarvarthah
siddhaty esam abhipsitah (31)
Coloro che sono risoluti nel voler conoscere la Verità Assoluta, tra tutti gli oggetti dei desideri, ottengono rapidamente la perfezione.
Coloro che cantano il nome di Krsna con forte attaccamento ottengono in breve tempo il frutto dell’amore per Dio.
Nell’Hari-bhakti-vilasa è scritto:
tulasi kastha ghatitair manibhir japamalika
sarvakarmani sarvesam ipsitartha-phala-prada
gopucchasadrsi karya yad va sarpakrtih subha
tarjanya na sprsat sutram kampayen na vidhunayet
angustha-parva-madhya-stham parivarttam samacaret
na sprset vama-hastena kara-bhrastam na karayet
bhuktau muktau tatha krstau madhya-mayam japet sudhih (32)
Il japa fatto di tulasi o di pietre preziose esaudisce tutti i desideri. Quelli fatti a forma di coda di mucca o di serpente danno addirittura risultati ancora migliori. Non si deve toccare il mala con l’indice. Uno non dovrebbe neanche scuotere o ruotare il japa. Si deve cambiare direzione tenendo le perline fra il pollice ed il medio. Non si dovrebbe mai prendere il japa con la mano sinistra o farlo cadere dalle proprie mani. Coloro che aspirano alla liberazione, ai piaceri materiali o all’avanzamento nella conoscenza cantano sul dito medio.
Le regole per il canto descritte nell’Hari-bhakti-vilasa sono le seguenti:
manah samharanam saucam
maunam mantrartha-cintanam
avyagratvam anirvedo
japa-sampatti-hetavah (33)
La purificazione del cuore è necessaria per ottenere l’attenzione. Ciò vuol dire rimanere in silenzio – cioè evitare discorsi negativi. Mentre si canta si deve ricordare con affetto il significato del mantra. Stabilità, pazienza e attaccamento al canto sono le ricchezze del canto.
Questa è una sezione del libro “Bhajana Rahasya”, in lingua italiana.
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