Jagannatha Puri e il serpente

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Dalla stazione del treno prendiamo un Riksha ( carrozzino trainato da un uomo in bicicletta) e raggiungiamo il centro, vicino al Tempio del Signor Jagannatha, alla casa di Srila Bhaktisiddhanta dove c’erano degli alloggi per pellegrini. Avevamo molti bagagli, stavamo traslocando da Vrindavana; salendo sul treno avevo rischiato di perderlo, causa appunto dei bagagli.

Vrindavana ha un clima severo terribilmente caldo in primavera, eccessivamente piovoso d’estate, e fa anche freddo d’inverno. Ci avevano parlato del clima meraviglioso di Puri e pensavamo di stabilirci li’.

Non entriamo nemmeno, ma appena scesi dal Riksha, Manonatha Prabhu’ esclama “ Ce ne torniamo a Vrindavana “

Cos’era successo !!?

Jagannatha Puri ha una cultura molto diversa da Vrindavana, nonostante sia la terra del Signor Caitania, il quale non guardava la casta, l’origine di un devoto, ma la sua effettiva devozione l’attaccamento a Sri Krishna; la mentalità’ generale li’ considera i non Hindu inferiori, ed e’ proibito a loro entrare nel Tempio del Signor Jagannatha.

Era successo che Indiani locali mentre stavamo scendendo dal Riksha, lanciarono sguardi poco invitanti, con  un atteggiamento aggressivo, all’opposto a Vrindavana gli Indiani locali, magari sono rumorosi e invadenti, ma  quando ti vedono sono gioviali ed esclamano il famoso “ Radhe Radhe “.

Ero esausta e desideravo restare, mi lamentai un po e chiesi a Prabhu’ di fermarci almeno un periodo.

Ci fermiamo in quegli alloggi alcuni giorni e poi affittiamo una piccola casa in direzione del mare da cui si sentiva il suono delle onde…..

Continua………

 

Isvari dd

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