Visakha rispose:
“Travestiti da Brahmana, vai nella sua casa e chiedi l’elemosina. Cosi’ potrai almeno vederla.”
Krishna penso’ che era una buona idea e cosi’ fece, con tanto di filo sacro che attraversava il petto e zoccoli di legno ai piedi. Aveva una ciotola per l’elemosina, un bastone tra le mani e un libro sotto il braccio.
Cosi’ travestito arrivò alla porta della casa di Jatila a Yavata e busso’, chiedendo l’elemosina e invocando mantra con i nomi di Vishnu. Dato che era mattina, Jatila e Kutila stavano preparando i panetti di sterco di mucca che si usano per il fuoco e non si erano ancora lavate. Poiché non erano pure, non potevano fare l’elemosina in beneficenza. Cosi’ chiamarono Radharani.
“Radha, un Brahmana sta bussando alla porta. Noi non possiamo dargli nulla perche’ siamo impure. Vai tu.”
Radharani:
“Io non posso andare. E’ un uomo e non voglio che qualcuno, passando qui davanti, mi veda in compagnia di uno che non sia mio marito.”
Questa è una sezione de “Il libro di Nandagrama”, in lingua italiana.
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