2b) la Isha Upanishad (o Shri Ishopanishad)
Nonostante sia composta di soli diciotto versi, questa è considerata una delle Upanishad più importanti.
Fin dal primo verso, si definiscono le qualità della Personalità di Dio. Viene detto che Egli è perfetto e completo, che nulla Gli manca. Di conseguenza, con le dovute proporzioni e tenendo conto delle rispettive funzioni, tutto ciò che emana da Lui è similmente perfetto e completo. Ma nell’atto creativo Egli non perde nulla di se stesso, non si annulla nella Sua creazione, e dunque rimane sempre completo e indipendente.
Ogni cosa che esiste, animata o inanimata che sia, è controllata dal Signore e a Lui appartiene. Sapendo ciò, nessuno deve prendere più di ciò che gli è necessario alla sopravvivenza. Se agisce con questa coscienza potrebbe anche a vivere per centinaia di anni, perché non è più soggetto alle terribili leggi del karma. Questo è il modo corretto di comportarsi in questo mondo. Colui che “uccide l’anima” vive e induce altri a vivere nell’ignoranza: chiunque egli sia, entra nei bui pianeti dove non esiste la conoscenza.
Sebbene non abbandoni mai la Sua dimora, La Suprema Personalità di Dio è più veloce di ogni cosa e nessuno, neanche i deva più potenti, gli si possono avvicinare con i loro poteri materiali. Egli li controlla tutti. Nessuno è potente come Lui. Egli cammina e non cammina; molto lontano, è anche molto vicino; allo stesso tempo è dentro e fuori ogni cosa.
Chi vede tutto in relazione al Supremo Signore, chi vede tutte le entità viventi come parti della Sua energia divina, chi Lo vede dentro ogni cosa, non odia nulla e nessuno. Egli vede tutte le entità viventi come scintille spirituali, in qualità per nulla dissimili al Signore: sapere ciò è vera conoscenza.
Costui non conosce l’illusione e l’ansietà. Questi conosce realmente “il più grande di tutti”, che non possiede un corpo materiale, che non conosce l’errore, che non ha vene come noi, che
- puro e incontaminato, il filosofo che non necessita di nulla e di nessuno, che da sempre soddisfa i desideri di tutti.
Coloro che coltivano l’ignoranza entrano nelle più oscure regioni dell’ignoranza, ma peggiore ancora è il destino di chi coltiva la falsa conoscenza. Infatti i risultati che provengono dalla conoscenza sono ben diversi da quelli che si ottengono dalla nescienza. Solo chi è in grado di conoscere la verità sull’ignoranza e sul sapere trascendentale (mettendole a confronto) può sconfiggere le nascite e le morti ripetute, e godere così della piena benedizione dell’immortalità.
E chi adora gli esseri celesti (i deva) entra nelle regioni buie dell’ignoranza, e ancora peggiore è il destino di coloro che ambiscono fondersi nell’Assoluto Impersonale. Risultati diversi ottengono coloro che adorano ciò che è Supremo e coloro che adorano ciò che non lo è. Tutto ciò è stato spiegato con chiarezza da quelle autorità imperturbabili che hanno trasceso ogni illusione.
E’ necessario conoscere perfettamente la Suprema Personalità di Dio e il suo Nome Trascendentale, così come il meccanismo della creazione materiale. Chi conosce tutto ciò vince la sua battaglia contro la morte e si trasferisce al di là della manifestazione cosmica effimera, entrando nel regno trascendentale di Dio, dove gode di una vita eterna fatta di felicità e di conoscenza.
O mio Signore, sostenitore di tutto ciò che vive, il Tuo vero viso è coperta dalla Tua luce accecante: per favore, rimuovi quella copertura e mostrati al Tuo puro devoto. Mio Signore, filosofo primordiale, mantenitore dell’universo; o principio regolatore, destinazione ultima dei Tuoi puri devoti, benefattore dei progenitori dell’umanità; per favore, sposta la luce abbagliante di quei raggi trascendentali, così che io possa ammirare la Tua forma fatta di felicità. Tu sei l’eterna Suprema Personalità di Dio, simile al sole, come lo sono io.
Fa che questo corpo temporaneo sia ridotto in cenere, e fa che il mio soffio vitale si immerga nella totalità dell’aria. Ora, o Signore, per favore, ricorda tutti i sacrifici che Ti ho dedicato; ricorda tutto ciò che ho fatto per Te. O mio Signore, potente come il fuoco, o onnipotente, ora Ti offro tutti gli omaggi e cado ai Tuoi piedi. Guidami lungo il giusto sentiero che porta a Te. E siccome tu sai cosa ho fatto nel passato, liberami dalle reazioni dei peccati, cosicché il mio avanzamento non conosca ostacoli.
Questa è una sezione del libro “Filosofie dell’India”, in lingua italiana.
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