narrata da Sri Nityananda è contenuta in varie biografie su Chaitanya, ed è particolarmente importante per i suoi seguaci. Si dice che questa famosa Divinità, di colore nero e alta circa un metro e ottanta, era stata installata originariamente a Vrindavana dal nipote di Krishna, Vajra, insieme alle altre principali Divinità di Sri Krishna (Govinda, Gopinatha, eccetera).
Due brahmana dalla stessa città (Vidyanagara o Vijayanagara) erano andati in pellegrinaggio a Vrindavana (o Kashi, Varanasi), e durante il viaggio il brahmana più giovane si era impegnato con grande cura a servire il suo compagno più anziano. Commosso dal suo sincero servizio, un giorno
mentre visitavano il tempio di Gopala, il brahmana anziano espresse il
desiderio che il brahmana più giovane sposasse sua figlia diventando così suo figlio, e il giovane brahmana accettò la proposta. Ma quando furono tornati al loro villaggio, i figli del brahmana anziano costrinsero il padre a rinnegare la promessa, perché il giovane brahmana non era molto ricco e loro avevano già deciso di dare la sorella in sposa a qualcun altro. Davanti all’obiezione che la promessa era stata fatta solennemente di fronte alla Divinità di Gopala, i figli del brahmana anziano risposero sarcasticamente che allora Gopala stesso sarebbe dovuto venire a prestare testimonianza. Il giovane brahmana tornò dunque da Gopala e lo pregò di salvare l’onore del suo devoto e venire a testimoniare di fronte agli abitanti del villaggio. Compiaciuto dalla sua intensa devozione, il Signore accettò di camminare fino a Kanchi per testimoniare sulla promessa a favore del suo devoto, a condizione che il brahmana camminasse ogni giorno senza guardarsi indietro. La sera doveva fermarsi e preparare del riso da offrirgli, e ogni mattina Gopala riprendeva a camminare dietro al brahmana, con le cavigliere che tintinnavano allegramente per rassicurare il suo devoto. Infine raggiunsero i confini del villaggio e il brahmana si voltò: Gopala si fermò in quello stesso luogo. Tutti gli abitanti arrivarono per vedere il miracolo e il matrimonio venne
celebrato senza altro indugio. La Divinità di Sakshi Gopala rimase in quella località per molto tempo, finché il re di Kanchi la installò nella sua capitale.
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