Sugriva, con la grossa ghirlanda al collo, chiamò ancora il suo terribile fratello al combattimento. I due poderosi guerrieri sollevavano enormi nuvole di polvere e il sangue schizzava tutt’intorno. Ma ora Rama poteva distinguere i due: pose di nuovo la freccia sul suo arco e stavolta la lasciò partire. Vali fu trafitto al petto e cadde sul terreno, privo di forze, moribondo.
Lentamente Rama e Laksmana si diressero dove il valoroso guerriero giaceva e lo salutarono. Nella città la notizia si diffuse come il fuoco in un pagliaio e a migliaia vennero a rendere l’ultimo saluto al re morente.
“Solo in questa maniera sleale Vali poteva essere ucciso,” qualcuno sussurrava. “Vergogna e disonore a chi ha ingegnato un piano così vile.”
Vali aprì gli occhi e guardò quelli bellissimi e dolci di Rama.
“Io ti conosco… so chi sei… la tua fama è chiara e senza macchia… io ho sempre saputo che eri un principe pieno di virtù… come hai potuto colpire un avversario così… a tradimento?”
Rama non rispose. E il valoroso Vanara, respirando a fatica riprese a parlare.
“Nonostante ciò che hai fatto io ho fiducia in te. Ti affido mia moglie… Tara… e mio figlio Angada… proteggili, curati di loro.. dopo la mia morte.”
Così il grande Vali morì, pianto da tutti gli uomini giusti. In suo onore vennero eseguite rispettose esequie.
Sugriva incoronato Re
Sugriva fu nominato re di Kiskhindha e Angada, il figlio di Vali, principe reggente. Terminate le cerimonie, i due invitarono Rama a visitare la città. Ma lui declinò l’invito.
“Cari amici, mi dispiace di non poter accettare il vostro invito, ma la promessa fatta a mio padre mi impedisce di visitare qualunque città prima dello scadere dei quattordici anni. Preferisco dunque vivere in qualche caverna qui vicino. La stagione dei monsoni si sta avvicinando. Quando sarà finita cominceremo le ricerche di Sita, come mi avete promesso.”
Rama e Laksmana trovarono una caverna adatta alle loro esigenze. Sugriva entrò nella città e si dette alla pazza gioia per festeggiare il trono conquistato. Dopo tanti sacrifici voleva gustare i piaceri della vita, e non si accorgeva del passare inesorabile del tempo.
Questa è una sezione del libro “Il Ramayana”, in lingua italiana.
Per acquistare il libro completo, clicca qui sopra
Post view 321 times