Sri Gopala Guru Gosvami spiega il significato del nome con queste parole:
vijnapya bhagavat-tattvam cid-ghanananda-vigraham
haraty avidyam tat karyam ato harir iti smrtah
haraty sri-krsna-manah krsnahlada-svarupini
ato harety anenaiva sri-radha parikirtita
anandaika-sukha-svami syamah kamala-locanah
gokulanandano nanda-nandanah krsna iryate
vaidagdhi sara-sarvasvam murti-liladhidaivatam
radhikam ramya-nityam rama ity abhidhiyate (34)
La Personalità di Dio, che ha una forma eterna di conoscenza e felicità infinite, si è manifestato nel Suo nome. Egli porta via l’ignoranza e le attività che la riguardano, perciò i devoti Lo ricordano come Hari. Sri Radha, che è la potenza interna della felicità del Signore, cattura la mente di Krsna. Lei è dunque glorificata come Hara. La forma vocativa di Hara è Hare.
Sri Krsna è l’eterno amato di Radha, che è la felicità personificata. Il bellissimo figlio scuro di Nanda, che ha gli occhi come i petali del loto, è l’unica fonte di felicità per i residenti di Gokula. Egli è perciò conosciuto come Krsna. I nomi Hare e Krsna significano pertanto Radha e Krsna e sono pieni di eternità, conoscenza e felicità.
Sri Krsna, che è il numero uno tra gli esperti di relazioni amorose e l’adorabile divinità dei passatempi amorosi, prova sempre piacere con Radha. Egli è chiamato perciò Rama (Radharamana Rama).
Il canto del maha-mantra Hare Krsna è la glorificazione di Radha e Krsna. Mentre si canta incessantemente, uno dovrebbe ricordare i Loro passatempi sublimi.
Il Brhan-naradiya Purana stabilisce a questo proposito:
harer nama harer nama harer namaiva kevalam
kalau nasty eva nasty eva nasty eva gatir anyatha (35)
In quest’età di discordia e ipocrisia, l’unico mezzo di liberazione è il canto dei santi nomi del Signore. Non c’è altro modo, non c’è altro modo, non c’è altro modo.
Abbandonate tutti gli altri tipi di pratiche religiose e tutte le attività interessate, perché il santo nome è l’unica pratica essenziale. Non esiste, in Kali-yuga, nessun altro obiettivo che valga la pena prefiggersi.
Il Bhagavat-nama-kaumudi cita i Purana come segue:
naktam diva ca gatabhir jita-nidra eko
nirvinna iksitapatho mita-bhuk prasantah
yady acyute bhagavati sva-mano na sajjen-
namani tad rati karani pathed vilajjah (36)
Se la vostra mente non è fissa sul ricordo di Krsna, allora cantate quei nomi principali (quali Krsna e Govinda) che accrescono l’attaccamento per Lui. Cantate giorno e notte senza paura o vergogna, vincete il sonno, distaccatevi dalle attività mondane, mangiate in modo semplice e cercate sempre in uno stato di tranquillità la via della verità spirituale.
Lo Srimad Bhagavatam (6.3.22) afferma:
etavan eva loke ‘smin
pumsam dharmah parah smrtah
bhakti-yogo bhagavati
tan-nama-grahanadibhih (37)
Il servizio di devozione, che inizia dal canto del santo nome di Krsna, per l’entità vivente è il principio religioso più elevato della società umana.
Il ricordo dei passatempi di Krsna: se si ricorda il kunja- bhanga-lila (quando Radha e Krsna si separano dopo i passatempi nella foresta) sul finire della notte, si gustano i passatempi intimi di Radha e Krsna.
Questa è una sezione del libro “Bhajana Rahasya”, in lingua italiana.
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