“Ciò che non ha inizio e non ha fine” e noi, riconoscendo l’autorità di questo grande saggio, così la interpretiamo. Il termine italiano “religione” non ha esattamente lo stesso significato di sanatana-dharma, perché comporta l’idea di una fede e la fede può cambiare. Si può appartenere a una confessione, poi abbandonarla per adottarne un’altra, invece il sanatana-dharma è immutabile per definizione.
Non si può privare l’anima della sua funzione eterna così come non si può togliere all’acqua la sua liquidità e al fuoco il suo calore.
Il sanatana-dharma è eternamente parte integrante dell’essere. Accettiamo quindi la definizione che ne dà Sripada Ramanujacarya, secondo il quale esso non ha inizio ne’ fine; non può dunque essere settario, in quanto non è limitato da alcuna restrizione.
I seguaci di un credo settario faranno l’errore di ritenere che lo sia anche il sanatana-dharma, ma riflettendo a fondo sulla questione, anche alla luce della scienza moderna, si capirà che il sanatana-dharma è la funzione di tutti gli esseri, non solo dell’umanità di questo pianeta, ma di ogni creatura dell’universo.
Srila Prabhupada… Introduzione alla Bhagavad-gita’ così com’è. Pagina.14
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