“Un giorno si recarono da Visvakarma, l’architetto dei Deva, e gli chiesero di costruire una città proporzionata alla loro grandezza. Visvakarma rispose:
“Per volere di Indra ho costruito una città chiamata Lanka. Io penso che sia adatta alla vostra gloria. Andate a prenderne possesso.”
“Così fecero.
“E nei pressi della città di Lanka viveva una Gandharvi di nome Narmada, la quale aveva tre figlie. Volontariamente le offrì in spose ai tre Raksasa.
“Malyavan sposò Sundari ed ebbe i seguenti figli: Vajramusti, Virupaksha, Dunmukha, Suptaghna, Yajnakopa, Matta e Unmatta. Ebbero anche una figlia di nome Anala.
“Sumali sposò Ketumati ed ebbe i seguenti figli: Prahasta, Akampana, Vikata, Kalikamukha, Dhumraksha, Danda, Suparsva, Samhradi, Praghasa e Bhasakarna. Ebbe anche le seguenti figlie: Raka, Puspotkata, Kaikasi e Kumbhinasi.
“Mali sposò Vasuda ed ebbe i seguenti figli: Anala, Anila, Ilara e Sampati. Tutti questi erano ministri di Vibhisana.
“Aiutati dai loro numerosi figli e nipoti, i tre fortissimi Raksasa si inebriarono del loro potere e divennero ancora più crudeli. Quindi dichiararono guerra ai Deva, ai Naga e agli Yaksha, e molestarono i saggi impedendo loro i sacrifici. Sconfitti in battaglia, i Deva chiesero aiuto a Shiva ma egli, ricordando l’affetto per il loro padre, non se la sentì di ucciderli.
“Andate da Vishnu,” disse ai Deva. “Sicuramente vi aiuterà.”
“I Deva si recarono da Vishnu e ottennero il suo favore e la promessa di un aiuto.
“Andate sicuri,” li rassicurò, “al momento giusto io interverrò.”
“Nel frattempo i Raksasa vennero a sapere che i Deva avevano chiesto aiuto a Vishnu e ne furono fortemente contrariati. Per questo decisero di distruggere tutti i pianeti celesti con i loro abitanti. Seguiti da un grosso esercito, lasciarono Lanka e si diressero verso i mondi superiori. Durante il viaggio scorsero cattivi presagi, ma erano troppo arroganti e sicuri della loro forza per preoccuparsi.
Questa è una sezione del libro “Il Ramayana”, in lingua italiana.
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