Mi piacerebbe diventare un grande predicatore

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Domanda

Mi piacerebbe diventare un grande predicatore. Saper spiegare alla gente la coscienza di Krishna e darle quella emozioni che ho sentito io, la emozione di stare a contatto con Krishna. Come devo fare pero’ per diventare un predicatore cosi’?

 

Risposta

Si impara attraverso la pratica. Devi predicare per imparare a predicare. Ricordo che il secondo giorno che visitai il tempio il devoto mi chiese di fare la classe, cioe’ di dare la lezione. Era sera, si doveva fare la lezione di Bhagavad-gita. Lui era spagnolo, non parlava bene l’italiano, ed erano poco che viveva al tempio, non sapeva bene cosa dire.

Giacche’ mi aveva visto li’ il giorno prima, per qualche ragione penso’ che potevo fare la classe. C’erano diversi giovani ospiti, una decina.

Cosi’ mi disse: “Fai tu la classe”. Io gli risposi, “Ma che dico?” E lui:

“Ieri stavi alla classe, no? E allora ripeti quello che hai sentito ieri.”

Il giorno prima il devoto, giovane, poco esperto anche lui, appena sedicenne, aveva raccontato la storia di Nrisimhadeva e Hiranyakashipu e mi aveva affascinato. Avevo una buona memoria per i fatti e i nomi e cosi’ la ripetei con tutti i dettagli. I devoti del tempio erano contenti, speravano di aver pescato tra i giovani ospiti un futuro predicatore.

Ripenso ancora a quanto buffo dovevo essere a stare seduto sull’asana in jeans, maglietta e capelli.

Per insegnare bisogna sapere. Quindi devi ascoltare, studiare. Fare domande ai devoti anziani, leggere attentamente i libri di Srila Prabhupada. Quando studi tieni un quaderno vicino a te e scrivi domande, dubbi, riflessioni, qualsiasi cosa, e poi discutine con qualcuno piu’ esperto. Sapere e’ la base, si chiama jnana, conoscenza.

Ma l’elemento piu’ importante della sapienza della coscienza di Krishna e’ *essere* cosciente di Krishna. Sapere e essere sono due cose diverse.

Puoi sapere tante cose, ma se non sei quello che insegni avra’ un effetto limitato.

Devi diventare della stessa natura della conoscenza, cioe’ spirituale. Quando *sei devoto*, quando lo sei davvero, la conoscenza scaturira’ dal tuo cuore in modo automatico, e ti ascolterai dire delle cose che neanche sapevi di sapere.

Krishna parla attraverso il Suo puro devoto.

Ci si deve predisporre a essere usati da Krishna come Suo strumento di salvezza delle anime cadute. E Krishna non usa strumenti impuri. Per essere un grande predicatore devi essere puro. E cosi’, se Krishna vorra’, darai vita spirituale al mondo intero.

Naturalmente cio’ non significa che lo studio e la pratica siano due cose diverse.

Lo studio, che da’ la conoscenza, e’ uno dei rami della pratica (sadhana). Attraverso lo studio uno si purifica, esattamente come qualsiasi altra disciplina del Bhakti-yoga.

Tuttavia il punto che volevo sottolineare e’ che la conoscenza fine a se stessa non e’ purezza. Non si giudica l’avanzamento del devoto a quanta filosofia conosce, a quanti sloka puo’ recitare, a quanto carismaticamente puo’ parlare alle folle.

Chi studia deve farlo come un atto di devozione, per purificare la sua intelligenza.

Talvolta predica di piu’ un puro devoto che parla poco che non puro devoto che va in giro a parlare tanto. La purezza non sempre ha bisogno di parole. Funziona sempre, anche se non si vede.

Quindi studia, ripeti quello che hai studiato ma stai anche attento a sradicare le erbacce dei desideri materiali che si celano nel tuo cuore.

Quando queste saranno sradicate vedrai che sarai diventato un grande predicatore della coscienza di Krishna.

 

Manonatha Dasa (www.isvara.org)

 

Questa è una sezione del libro “Libri Feroci”, in lingua italiana.

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