La prima cosa da fare prima di iniziare il nostro japa è quella di prepararci. La preparazione è importante, infatti prima di fare qualsiasi cosa di importante c’è sempre della preparazione e la recitazione attenta dei Santi Nomi rappresenta il momento più importante della nostra giornata, di ogni nostra giornata.
Possiamo iniziare dicendo delle preghiere, le Siksastaka per esempio, oppure questa preghiera:
“Caro Signore, per così tanti lunghi anni ti ho dimenticato, anche se sono stato iniziato tanti anni fa, ma oggi ho deciso di affidarmi completamente a Te caro Signore, Ti prego accettami e considerami un tuo servitore…”
Poi prima di iniziare la nostra pratica ci sono tre aspetti importanti da considerare: Il corpo, la mente e le emozioni.
1) Il corpo. Prima di tutto ricordiamoci di mantenere la schiena dritta e respirare mentre recitiamo il Santo Nome! Potrebbe sembrare un dettaglio di poca importanza ma invece non è cosa da poco. Se la nostra schiena non è eretta non possiamo respirare bene, i nostri polmoni saranno sempre pieni di aria viziata non espulsa, e se la nostra respirazione è debole, il nostro corpo non sarà ossigenato a sufficienza e il nostro cervello non funzionerà nel migliore dei modi. Ricordiamoci che il cervello ha bisogno di aria e di acqua per funzionare bene, quindi durante il japa la nostra respirazione deve essere calma e profonda, in questo modo il nostro sistema nervoso sarà irrorato di ossigeno e di prana! E questo significa più consapevolezza e un miglior uso della nostra intelligenza.
2) La mente ci parla continuamente e ci mostra immagini e sensazioni di ogni tipo. La mente ci distrae, ma appena iniziamo a recitare i Santi Nomi dobbiamo fare una scelta cosciente, consapevole, quella di non soffermarci sui pensieri e sulle immagini che affiorano alla superficie. Non soffermiamoci sulle impressioni mentali, su quello che dobbiamo fare durante il giorno, su problemi, fantasie, desideri ecc. No! Ora è il momento di parlare con Dio, e solo con Lui. Per due ore io con tutto me stesso decido di lasciar perdere la mente e mi concentro solo sui Santi Nomi e su nient’altro. Inoltre non parlo con gli altri, non guardo il cellulare e non faccio altre cose contemporaneamente. No! Per due ore chiudo la porta alla mente ed entro nel meraviglioso giardino dei Santi Nomi.
3) Le emozioni. Ora l’aspetto più importante, quello delle emozioni. Quando recitiamo i Santi Nomi noi stiamo parlando con Radha e Krishna, il maha mantra non dovrebbe essere una ripetizione meccanica e senza sentimento di parole materiali, sempre le stesse parole, quindi dovremmo sapere molto bene a chi ci stiamo rivolgendo. Noi stiamo parlando con qualcuno, ci stiamo rivolgendo a qualcuno, stiamo parlando con Radha e Krishna. Visualizziamo il nostro cuore, è un cuore aperto che si apre verso il Signore, Krishna. Il nostro cuore è aperto e noi ci apriamo alla gratitudine e a ogni sentimento positivo. Proviamo anche a sorridere e manteniamo aperto il nostro cuore. Anche il sorridere è importante e ci predispone bene a una recitazione dei Santi Nomi positiva. Fate un semplice esperimento: provate a ‘fare il muso’ e poi provate a sorridere e vedrete subito la differenza, c’è più serenità, più calma dentro di noi.
Mentre recitiamo i Santi Nomi possiamo anche porre enfasi sul primo Hare del maha mantra. HARE Krishna….in questo modo invochiamo e cerchiamo la misericordia di Srimati Radharani. Poi mentre recitiamo i Santi Nomi possiamo guardare l’immagine delle nostre adorabili Divinità, oppure guardare la foto del nostro maestro spirituale e recitare i Santi Nomi con il cuore aperto e con tutto l’affetto che abbiamo. Ricordiamoci che recitando i Santi Nomi stiamo imparando ad avere una relazione personale con Krishna.
Riassumendo: Il corpo, la mente e le emozioni, tutti questi tre aspetti devono essere predisposti nel modo giusto prima di iniziare la pratica della meditazione sul japa.
Io recito il japa con la schiena eretta e respiro con profondità. Apro il mio cuore, mi concentro completamente ed evito di coltivare ogni pensiero inutile, sono totalmente presente con tutto me stesso durante il japa e so a chi mi sto rivolgendo e faccio il possibile per recitare tutti i 16 giri senza fermarmi.
Bene! Possiamo cominciare:
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare
Naturalmente per vedere dei miglioramenti bisogna fare le cose bene e farle per un certo periodo di tempo, e continuare nei nostri propositi con determinazione; in questo modo avremo formato dentro di noi la buona abitudine di recitare bene i Santi Nomi e questo fa una grande differenza.
Srila Prabhupada diceva che dovremmo recitare i Santi Nomi con la stessa attitudine di un bambino che piangendo chiama la propria mamma.
Possiamo provare, ne vale la pena e i risultati si vedono. Non è la stessa cosa fare le cose male e farle bene, i risultati sono molto diversi. Se facciamo bene, diventiamo bene, e ci sentiamo puliti, leggeri e sereni e abbiamo le idee chiare. La coscienza di Krishna è fatta per farci avere l’esperienza di Dio, e se pratichiamo bene, se viviamo bene la vita spirituale, possiamo vedere miracoli ogni giorno e la meravigliosa realtà spirituale diventerà sempre più vera e si farà sempre più vicina a noi…
Sajjanasraya das
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