Prima del Ratha Yatra … rituali…

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Il tradizionale festival dei carri a Puri dura 9 giorni, dal Sukla Dvitiya (il secondo giorno della luna) del mese di Asadha, che tradizionalmente segna l’inizio della stagione del monsone. Prima del giorno del Ratha yatra vanno eseguiti alcuni rituali preliminari. L’intero ciclo inizia con il Chandana yatra (“il festival del legno di sandalo”) nel quale le Divinità ricevono un’offerta quotidiana di fresca polpa di sandalo che viene applicata sul corpo, e le Divinità rappresentanti di Jagannatha e Lokanatha (Shiva) sono portate in processione al Narendra Sarovara per un giro in barca – mattina e sera.
Il periodo del Chandana yatra termina con lo Snana yatra (“il festival del bagno”), un bagno cerimoniale eseguito davanti al pubblico come dichiarazione della posizione regale di Jagannatha. Secondo la tradizione, un re viene lavato elaboratamente in una cerimonia formale pubblica in occasione della sua incoronazione e degli anniversari della sua nascita (compleanni); questo lavacro viene compiuto dai sacerdoti e dai membri della

famiglia reale, e le sostanze usate sono acque sacre, latte e altri liquidi di valore. Poiché la Snana purnima è considerata il “compleanno” di Jagannatha, ogni anno in questa ricorrenza si celebra per lui questo abhisheka regale.

Nel caso specifico del Daru Brahman Jagannatha, la sua forma visibile si manifesta nel legno – che rappresenta le ossa del corpo – sul quale vengono posti strati di dhatu (“componenti del corpo” come pelle, carne, eccetera) costituiti da polpa di sandalo, resine, colori vegetali e così via. Durante il resto dell’anno, sia normalmente che nelle occasioni straordinarie, il bagno delle Divinità di Jagannatha viene eseguito solo per riflesso: l’acqua è versata su uno specchio di bronzo lucido in cui si riflette l’immagine di Jagannatha. Questo perché applicare acqua direttamente al corpo di Jagannatha provocherebbe gonfiori e spaccature. Una volta all’anno, però, per l’abhisheka regale, il bagno viene compiuto direttamente sul corpo delle Divinità, e gli strati del corpo di Jagannatha vengono deliberatamente ammorbiditi allo scopo di riparare qualsiasi danno di minore entità si sia verificato nel corso dell’anno, e poi ridipingere la superficie.

Lo Snana yatra è seguito dal periodo rituale chiamato Anavasara, durante il quale “Jagannatha è malato” e non concede udienze al pubblico; in privato, le Divinità sono spalmate di uno strato nuovo e la pittura ha il tempo di asciugarsi. Le porte della sala del darshana delle Divinità si aprono di nuovo il giorno precedente al Ratha yatra, che come abbiamo accennato si chiama Netrotsava (“la festa degli occhi”) o Navayauvana (“nuova giovinezza”). Il pigmento nero preparato nel modo tradizionale viene portato in un contenitore d’argento e i puja panda dipingono le pupille delle tre Divinità: in questo modo gli occhi delle Divinità vengono “aperti” e possono posare lo sguardo sui devoti. Questo festival è chiamato anche Ubha yatra. Nel frattempo i patti dia (i dipinti di Vishnu, Shiva e Durga che erano stati adorati durante l’Anavasara al posto di Jagannatha, Baladeva e Subhadra) vengono “disinstallati” (un rituale chiamato visarjana).

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