Quattro belle domande

posted in: Italiano, Kadacha ITA 0

 

 

Domande:

Messaggio da: MinatoreInteriore Telefono:

Hare Krishna!

Glorie a Dio, Sri Krishna!

Glorie a Srila Prabhupada!

i miei omaggi a chiunque legga il seguente articolo il mio nome è Edoardo.Sono un ragazzo e conosco i devoti di Krishna da quasi 4 anni, e da circa 1 anno la coscienza di Krishna fa parte di questa mia vita.

Le domande,da persone modeste ed intelligenti, sgorgherebbero a dismisura .., ma ci limitiamo.

Vagando nel vastissimo web, ho incrociato i video di Manonatha Dasa , e ne sono rimasto colpito dalla sua capacità di oratore vaisnava. Il suo parlare semplice ed efficace, mi ha teneramente colpito. Inoltre si evince subito la sua simpatia anche nel parlare di argomenti spirituali non sempre facilmente comprensibili.

Se a rispondermi fosse Lui, ne sarei molto entusiasta.., ma nel caso contrario saprò accettare(come misericordia del Signore) qualsiasi risposta che provenga dalla bocca di un devoto.

DOMANDA N°1: parlando di eternità,sul concetto di eternità,sul piano eterno, come è possibile che vi siano dei punti di inizio e di fine? cioè,noi sappiamo che l’essere vivente(l’anima) ad un certo punto ha voluto godere in separazione dal Suo Signore e così è caduta nella creazione materiale.

ma sappiamo anche che prima o poi questa stessa anima,ritornerà nella sua dimora originale(il regno di Dio..il mondo spirituale). allora(per quello che questa mente instabile e condizionata mi suggerisce) si denota che sul piano eterno, vi è un inizio(quando l’anima cade dal regno spirituale) e una fine (quando l’anima vi fa ritorno). ma come è possibile che sulla dimensione eterna, vi siano un inizio ed una fine seppur legati all’esperienza della jiva nel mondo materiale?

DOMANDA N°2: riguardo ai 3 elementi costituzionali dell’essere vivente(eternità,conoscenza,felicità),quando si parla dell’anima che possiede una completa

conoscenza,cosa veramente si intende? e quale tipo di conoscenza possiede? e a chi si riferisce questa conoscenza?

DOMANDA N°3: perchè Krishna è decorato dal segno di Visnu(il tilaka) sulla fronte? ma Dio ha bisogno di segni per farsi riconoscere? quale è la motivazione che Dio, Krishna,venga rappresentato col tilaka?

DOMANDA N°4: come si pone il movimento internazionale per la coscienza di Krishna, riguardo a temi(attualmente molto discussi in italia) come l’eutanasia, la pena di morte,l’accanimento terapeutico, ed altri grandi temi che affliggono questa nostra misera italietta, affetta da una grave crisi di dimenticanza al riguardo della vera conoscenza che l’antica india ci offre?

colgo l’occasione per ringraziarvi in anticipo,qualora qualcuno volesse rispondermi.

un saluto haribol

Risposte:

Grazie per apprezzare il mio servizio.

E’ un piacere rispondere a domande cosi’ intelligenti.

Citazione:

DOMANDA N°1:

Per capire questa questione si deve capire il concetto di eternita’.

Eternita’ vuol dire presente costante. Costanza vuol dire assenza di interruzione. Quindi se una cosa esiste deve esistere per l’eternita’.

Se non fosse eterna non esisterebbe neanche.

Infatti tutto e’ eternamente presente nelle sue trasformazioni e solo le forme di Maya sono veramente temporanee perche’ realmente inesistenti in relazione alle forme eterne dello spirito.

Tuttavia questo presente costante non vuol dire che non ci siano punti temporali. In fin dei conti anche il presente e’ un punto temporale. Cosi’ come c’e’ un presente ci deve essere anche un passato e un futuro, intesi come spazi dove un’azione si svolge.

Se cosi’ non fosse non sarebbe possibile lo svolgimento di nessuna azione e ne conseguirebbe un presente inerte, morto.

Il mondo spirituale e’ invece un mondo vivo (sat). Se una cosa esiste deve essere viva, senno’ non esisterebbe affatto.

Vita vuol dire azione, che implica uno svolgimento dove sono necessariamente inseriti i tre punti temporali del presente, del passato e del futuro.

I due termini cit e ananda testimoniano la natura viva del mondo spirituale.

Nella vita eterna vi sono illimitate azioni. Passato, presente e futuro sono tre momenti interdipendenti. Il presente e’ un passato appena evoluto e un momento prima della evoluzione successiva. Non c’e’ ne’ passato ne’ presente ne’ futuro senza gli altri due.

Allora ci si potrebbe chiedere:

Quale e’ la differenza tra lo scorrere del tempo nel mondo spirituale e in quello materiale?

La risposta e’ che mondo spirituale non c’e’ distruzione ma solo costruzione.

Nei due mondi il tempo e’ lo stesso e scorre allo stesso modo, ma nel mondo spirituale costruisce gioia e nel mondo materiale distrugge e genera solo dolore.

Spero di essere riuscito a spiegarmi.

Citazione:

DOMANDA N°2:

Quando cammini per la strada e ti guardi attorno quella

e’ la tua capacita’ (o caratteristica) cit. Vuoi sapere, sei curioso di tutto. Ti alzi la mattina e accendi la televisione per sapere le ultime notizie. Guardi fuori per sapere se c’e’ il sole o no, se fa freddo o caldo. Mi fai domande perche’ ti e’ naturale sapere. Clicchi selvaggiamente sul mouse del computer da un sito all’altro per soddisfare la tua sete di sapere, di guardare, di ascoltare.La curiosita’ e’ la manifestazione della tua essenza cit, o caratteristica samvit.

L’ignoranza e’ elemento degli oggetti, delle essenza brute, non degli gli esseri viventi.

Citazione:

DOMANDA N°3:

Perche’ Krishna, la Suprema Personalita’ di Dio, ama i

Suoi devoti. Krishna non e’ mai solo. Il tilaka sono i Suoi devoti amorevoli, che egli tiene sempre nel cuore.

Citazione:

DOMANDA N°4:

In realta’ non possiamo dire nulla di questi temi

perche’ il contesto della societa’ attuale e’ cambiato. Nel contesto di una societa’ materialista, ignorante delle leggi di Dio, l’insegnamento o l’applicazione di questi principi stonano. Per cui preferiamo non partecipare ai dibattiti.

Per fare un esempio, prendiamo la questione dell’accanimento terapeutico. A chi fa piacere che uno soffra inutilmente? A nessuno. Neanche a me piacerebbe passare cinque anni in un polmone d’acciaio.

La domanda e’: serve veramente faciltare la morte di questa persona? Davvero gli faciliteremmo la vita?

Chi non conosce principi fondamentali come l’eternita’ dell’anima e la legge di azione e reazione risponderebbe di si’.

Chi li conosce invece risponde di no.

Se soffriamo una brutta reazione e’ perche’ qualcosa di brutto dobbiamo aver compiuto. Questa reazione deve essere scontata. Non c’e’ nessun modo di evitarla, se non attraverso la purificazione spirituale.

Aiutare una persona a morire non gli si fa del bene, perche’ lui riprendera’ le sofferenze in un’altra vita per scontare quello che doveva scontare.

Ma questo principio filosofico acquista significato se si conosce il contesto generale.

Senno’ come si fa a predicare una cosa del genere?

Non suona mostruoso dire “ha fatto peccati, peggio per lui, ora lascialo soffrire fino alla fine senno’ la prossima vita deve ricominciare daccapo?” Certo che suona mostruoso.

Rimane il fatto che aiutarlo a morire non gli si risolve il problema in maniera definitiva. Purificargli l’estenza facendogli conoscere la Suprema Personalita’ di Dio, Sri Krishna serve e da’ un risultato definitivo.

Hare Krishna

 

Questa è una sezione del libro “Il Microfono di Dio”, in lingua italiana.

Per acquistare il libro completo, clicca qui sopra

 

 

Post view 392 times

Share/Cuota/Condividi:
Subscribe
Notify of
0 Adds or Replies
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments