Govardhana Majumdar era un uomo ricchissimo, così tanto che le sue fortune materiali non potevano essere calcolate. Suo fratello, Hiranya, era anche un potente proprietario terriero, della classe Kayastha-shudra. Anche se non di fede islamica, il re musulmano del Bengala concesse Saptagram e i villaggi vicini ai due fratelli in cambio di 1.200.000 rupie all’anno, una somma favolosa per quei tempi. Questi erano amici di Nilambhara Cakravarti, il nonno materno di Caitanya, per cui Egli li chiamava zii. Nell’anno 1495, Raghunath nacque da
Govardhana in un piccolo villaggio chiamato Chandpur (oggi Krishnapur), due miglia dal distretto Saptagram di Hugli, nel Bengala Occidentale. Durante l’infanzia, il suo primo maestro fu Balaram Acarya, amico intimo di Haridasa Thakur, al quale presentò il giovane discepolo. Nel 1510, Gauranga Mahaprabhu visitò Saptagram, costretto da Nityananda che, con un trucco, lo aveva sviato nel suo viaggio verso Vrindavana. Govardhana era riluttante nel lasciare andare il giovane a trovare Sri Caitanya, perché aveva timore che venisse convinto a rinunciare al mondo, ma Raghunatha Dasa scappò da casa e andò a trovare il Signore. Fra i sei Gosvami, questi fu il primo a incontrare Caitanya. Dopo dieci giorni, Sri Caitanya riprese il viaggio per Puri e Raghunatha Dasa tornò a casa.
Trascorsero altri quattro anni prima che il giovane potesse incontrarlo di nuovo: allora aveva circa diciannove anni. Il padre gli intimò che fosse una visita breve. Questa volta lo rivide alla casa di Advaita. Raghunatha Dasa gli comunicò il suo desiderio di abbandonare le illusioni del mondo materiale e di voler andare a vivere con Lui, ma il Mahaprabhu non pensava che fosse il momento giusto. Dopo sei giorni, Raghunatha Dasa tornò a Saptagram.
Negli anni a seguire, sposò una bellissima ragazza e visse una vita di grande opulenza materiale. Ma il suo cuore era altrove. Non basta la ricchezza per essere felici in questo mondo, dove a ogni passo c’è un pericolo: due anni dopo il secondo incontro con il Mahaprabhu, ci fu una congiura contro suo padre e suo zio, durante la quale rischiarono la prigione e anche la vita. Fu Raghunatha Dasa stesso a convincere il Nawab Hussain Shah dell’innocenza dei suoi parenti.
Un giorno Nityananda Prabhu e i suoi devoti vennero a Panihati, un villaggio quattro miglia a nord di Calcutta, vicino Saptagram, dove stette per tre mesi. Raghunatha Dasa desiderava andare a trovarlo, ma il padre glielo impedì con ogni mezzo. Fu solo dopo una grande contrasto familiare che Raghunatha riuscì ad andare a Panihati.
Trovò Nityananda Prabhu seduto su un masso sotto un gigantesco albero banyano, attorniato da centinaia di devoti affezionati. Raghunath organizzò una grande festa osservata ancora oggi e che porta il nome di Danda Mahotsava (la festa della punizione) (391) o anche Festival di Panihati. Da quel giorno Raghunath Dasa non riuscì a sopportare la vita che aveva condotto fino a quel giorno e decise di recidere i legami col mondo. Govardhana, che aveva capito i pensieri del figlio, lo faceva piantonare giorno e notte. Fu durante una cerimonia condotta dal suo guru, Yadunandana Acarya, che Raghunatha Dasa riuscì finalmente a scappare. Giunse a Puri, dove fu affidato alle cure e alla guida spirituale di Svarupa Damodara Gosvami e dove mostrò grandi qualità spirituali, come l’umiltà e il senso della rinuncia. Un ammirato Sri Caitanya gli donò una shila della collina di Govardhana e una collana di conchiglie da Vrindavana. Possiamo trovare ancora oggi quella shila al tempio di Radha Gokulananda a Vrindavana.
Un giorno il Maestro dette a Raghunath la stessa istruzione che aveva dato a Rupa e Sanatana: andare a Vrindavana. Raghunatha Dasa restò a Puri per circa 16 anni. Nel 1534 Sri Caitanya lasciò questo mondo.
Nonostante la Sua scomparsa, Raghunatha Dasa restò ancora a Puri, finquando il suo maestro spirituale, Svarupa Damodara, non lasciò anch’egli questo mondo. Solo allora, quando Raghunatha Dasa aveva circa 40 anni di età, partì per Vrindavana.
Rupa e Sanatana risiedevano per la maggior parte a Vrindavana, mentre Raghunatha Dasa scelse Giri- Govardhana e soprattutto Radha-kunda come posti per vivere e servire Krishna.
Raghunath Dasa Gosvami scomparve nell’anno 1571, nel sacro Radha-kunda. I suoi scritti principali sono: lo
Stava-mala (o Stavamali), il Dana-carita (o Dana-keli- cintamani), e il Mukta-carita.
Questa è una sezione del libro “Il Microfono di Dio”, in lingua italiana.
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