Domanda
Hare krishna a tutti.
Prima mi piacerebbe ringraziarvi per risposta alla mia domanda,questa mi e piaciuta tantissimo. Dopo, vorrei farvi un’altra domanda.Molte volte ascolto dire che Dio sia sempre buono,ma se non sbaglio,nel Gita si dice che dio e l’assoluto,allora come possiamo identificarlo com conceti relative como cativo\buono?So che forse non capisco bene quel che sia l’assoluto o quel che si la bolonta.Per questo aspetto che voi mi rispondono.
Grazie mille Flavia
Risposta
Gentile devota Flavia,
il termine assoluto è il participio passato del verbo assolvere, o sciogliere.
Tutto ciò che non è limitato o vincolato da nessuna legge è assoluto, cioè assolto da ogni legame di dipendenza verso altre cose o persone.
Nel primo verso dello Srimad Bhagavatam, Sri Krishna è definito satyam param, e Srila Prabhupada traduce questa espressione come verità assoluta. Ciò significa che Egli non dipende da nessun altro per la Sua esistenza (sat vuol dire vero, cioè esistente). Egli può esistere anche senza che nulla lo abbia generato; o anche senza che null’altro esista; Egli possiede perfetta conoscenza anche se nessuno gliela insegna; Egli è sempre perfettamente felice anche se le circostanze esterne sono sfavorevoli perchè è purna, completo e autosufficiente in se stesso.
La parola relativo è il suo esatto opposto. Anche questo è un participio passato, del verbo riportare o riferire.
Il relativo è tale perchè deve sempre riferirsi a qualcos’altro. Una cosa relativa è condizionata dal rapporto con qualcos’altro e non può mai essere indipendente, come invece lo è la cosa assoluta. Un esempio di relativo è la nostra vita in questo corpo, che dipende da numerosi fattori, come kala, il tempo, che determinerà la fine del nostro rapporto con esso.
I concetti buono e cattivo sono relativi. Ad esempio, un ladro penserà che rubare è buono perchè si arricchisce, mentre il derubato penserà che è male perchè i suoi interessi sono lesi. Ma nell’assoluto i concetti relativi e contrapposti trovano una perfetta riconciliazione perchè nulla nel mondo spirituale può danneggiare nessuno. Così, quando Krishna ruba il burro, la gente apparentemente si arrabbia ma in fondo tutti si divertono, anche perchè non mancherà mai nulla a nessuno.
Tutti gli opposti in Sri Krishna si armonizzano e diventano positivi. Le azioni di Sri Krishna che combatte guerre o che gioca con donne sposate vengono definite da saggi moralmente impeccabili che mai tollererebbero comportamenti anti-etici come divyam, trascendentali e quindi sempre positivi. Perciò, nel mondo materiale una cosa è positiva e l’opposto negativa, mentre nel mondo spirituale una cosa e il suo opposto sono entrambi positivi.
Anche dal punto di vista quantitativo, l’assoluto deve comprendere tutto, compreso le contrapposizioni. Se non così fosse, significherebbe che Dio è limitato e quindi non più assoluto.
In conclusione, si può definire Sri Krishna come bontà o virtù o gioia, ammesso che si dia a queste parole la loro giusta valenza, o quando ci imbatteremo in passatempi divini che tanto virtuosi non ci sembrano diventeremo confusi.
Manonatha Dasa (ACBSP) 5 maggio 2002 – n.1430
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