Ma non tutti i demoni vollero accettare l’idea di aver irrimediabilmente perso. Recatisi da Maya Danava,
Era uno dei figli di Danu.
gli chiesero protezione e i mezzi per avere la vendetta. Così Maya Danava costruì tre città invisibili e inespugnabili e le consegnò ai consanguinei, i quali ripresero i combattimenti.
Tanto veemente fu il loro ritorno che i Deva chiesero di nuovo l’intervento di Shiva. Quando Mahadeva andò contro i demoni, cominciò a scagliare le sue frecce contro quelle città, uccidendo i nemici a migliaia. Ma grazie alle magie di Maya Danava, tutti coloro che morivano venivano immersi in un pozzo e riprendevano vita.
Il pozzo era pieno di un liquido chiamato mrita-sanjivayitari e aveva la capacità di ridare vita a un morto. E- siste ancora oggi una preparazione ayurvedica con lo stesso nome che, pur non resuscitando nessuno, dà eccezionale vigore.
Shiva, confuso, non sapeva più cosa fare. Perciò di notte Brahma e Vishnu, presero le sembianze di un vitello e di una mucca, penetrarono nella città nemica e bevvero tutto il Nettare. Fu così che Shiva fu messo in condizioni di distruggere le città create da Maya Danava.
Questa è una sezione del libro “Il Libro di Storia Puranica”, in lingua italiana.
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