Srila Rupa Gosvami, uno dei sei Gosvami di Vrindavana, era un’incarnazione di Rupa Manjari, la più importante delle otto amiche confidenziali di Srimati Radharani nell’eterno trascendentale Vrindavana.
Si dice che senza prendere rifugio in Rupa Gosvami non si può entrare nei divertimenti di Sri Caitanya e senza prendere rifugio in Rupa Manjari non si può entrare nei divertimenti confidenziali e amorevoli di Sri Sri Radha Krishna.
Il lignaggio di Srila Rupa Gosvami può essere fatto risalire al Karnataka, nel sud dell’India, dove i suoi antenati Sarasvata brahmana[1] occupavano posizioni influenti. Il nipote di Rupa Gosvami, Jiva Gosvami ha spiegato nel suo Laghu Toshani che gli antenati di Rupa erano del Bharadvaja gotra e professori eruditi nello Yajur Veda.
Un brahmana chiamato Sarvajna era il settimo nella linea geneologica ascendente di Rupa Gosvami ed era conosciuto con il titolo di “jagadguru”. Era un re oltre che un erudito studioso. Suo figlio Aniruddha era anche un acclamato studioso.
Aniruddha ebbe due figli, Harihara e Rupesvara. Mentre Rupesvara era ben erudito nelle Scritture vediche, suo fra-tello divenne esperto di armi e politica.
Alla morte del padre, il regno fu diviso tra i due figli. Tuttavia, Harihara si impadronì della terra di Rupesvara con la forza e costrinse la famiglia a migrare a Paurastyadesha.
Il figlio di Rupesvara, Padmanabha, ebbe molto successo spirituale e materiale. Egli trasferì la sua famiglia a Nabahatta (Naihati) sulle rive del fiume Gange. Padmanabha aveva diciotto figlie e cinque figli, tra cui il più giovane era Mukunda.
Nel corso del tempo, il figlio di Mukunda, Kumaradeva, si trasferì a Jessore[2]. I suoi figli erano Santosha (Rupa), Amara (Sanatana) e Vallabha (Anupama).
Alla scomparsa di Kumaradeva i tre figli si trasferirono a Sakurma, vicino alla capitale Gaudadesha (Bengal) dove continuarono i loro studi.
I tre fratelli studiarono i Nyaya-shastra[3] del famoso logico Vasudeva Sarvabhauma Bhattacharya e di suo fratello Madhusudana Vidyavachaspati. Studiarono anche sanscrito, arabo e persiano.
A causa dei loro caratteri nobili e della competenza accademica, Rupa e suo fratello maggiore Sanatana furono in seguito costretti al servizio governativo dal sultano del Bengala, Alauddin Hussein Shah[4] che portò alla loro scomunica dalla società indù da parte della casta ortodossa brahmana di Gauda.
Rupa divenne il primo segretario del Sultano, e fu chiamato Dabir Khas, mentre Sanatana divenne ministro delle entrate statali, e fu conosciuto come Sakara Mallika.
Rupa e i suoi fratelli stabilirono la loro residenza nella capitale dello stato, Ramakeli[5], e fu qui, nel 1514, che incontrarono per la prima volta Sri Caitanya Mahaprabhu. A quel tempo tutti e tre i fratelli erano impiegati come importanti ministri nel governo maomettano del Bengala sotto Hussain Shah.
Avvicinandosi al Signore con umiltà, Lo pregarono di salvarli in qualche modo dalla loro condizione degradata. Sri Caitanya li assicurò che, ora che si erano arresi a Krishna, sarebbero stati presto liberati e sarebbero stati in grado di unirsi al Suo movimento per il sankirtana.
Dopo alcuni mesi sia Rupa che Anupama riuscirono a liberarsi dal loro lavoro. Rupa caricò tutte le sue ricchezze su due barche e partì con suo fratello Anupama per la loro casa ancestrale a Fatiabad, a Jessore, dove le dtstribuirono ai bisognosi. Quindi inviarono due messaggeri a Puri in Orissa per avere notizie dei piani di Caitanya Mahaprabhu. I messaggeri tornarono con la notizia che Mahaprabhu aveva già lasciato Puri diretto a Vrindavana.
Rupa e Anupama decisero immediatamente di partire e scrissero una lettera a Sanatana raccontandogli i loro piani e chiedendogli di unirsi a loro a Vrindavana. Gli dissero anche che avevano lasciato 10.000 monete d’oro nel caso avesse bisogno di aiuto finanziario.
Più tardi, quando Sanatana fu messo in prigione dal Sultano per disobbedienza, usò questo denaro per corrompere il carceriere e scappare a Varanasi, dove incontro’ Caitanya Mahaprabhu.
Durante il suo viaggio di ritorno da Vrindavana, Caitanya Mahaprabhu si fermò nella città santa di Prayaga[6]. Fu qui che Rupa e Anupama lo incontrarono per la seconda volta. Nello storico Dasasvamedha Ghat, Sri Caitanya impartì istruzioni confidenziali a Rupa Gosvami e spiegò in dettaglio tutti i principi fondamentali della dottrina del Vaishnavismo Gaudiya.
Rupa Gosvami ricevette l’ordine specifico da Caitanya Mahaprabhu di svolgere due compiti:
(1) trovare e stabilire le antiche e originali divinità perdute del Signore Krishna, nonché riscoprire e restaurare i luoghi santi associati alla Sua leela a Vrindavana, e
(2) scrivere e predicare la teologia Gaudiya Vaishnava.
Quindi mandò Rupa Gosvami a Vrindavana per svolgere questi compiti.
Rupa Gosvami arrivò per la prima volta a Vrindavana insieme a suo fratello maggiore Sanatana Gosvami nell’anno 1516, dopo aver ricevuto l’ordine diretto di Sri Caitanya. Attraverso i suoi scritti Srila Rupa Gosvami traccio’ il sentiero spirituale perfetto per tutti i seguaci di Sri Caitanya nel corso dei secoli.
Fu Rupa Gosvami che più di chiunque altro stabilì fermamente il movimento del sankirtana di Sri Caitanya. Scrisse un gran numero di libri importanti sulla scienza del bhakti-yoga e, dopo la scomparsa di Sri Caitanya nel 1534, divenne il capo indiscusso di tutti i Gaudiya Vaishnava. Anche oggi tutti i Gaudiya Vaishnava sono conosciuti come Rupanuga, o seguaci di Srila Rupa Gosvami.
Dopo aver trascorso un po’ di tempo a Vrindavana, Rupa e Anupama partirono per visitare Sri Caitanya a Puri. Si ritiene che, durante questo lungo e arduo viaggio, Anupama abbia lasciato il suo corpo.
Sulla strada per Puri, Rupa Gosvami iniziò a scrivere un dramma sui divertimenti di Sri Krishna a Vrindavana e Dvaraka.
Sri Caitanya e Ramananda Raya furono felici di leggere le prime bozze di questi due drammi, che alla fine furono chiamati rispettivamente Vidagdha Madhava e Lalita Madhava. Queste due opere sono considerate dai Gaudiya Vaishnava come le più importanti letterature drammatiche in lingua sanscrita.
Rupa Gosvami rimase dieci mesi a Puri e ricevette ulteriori istruzioni sul servizio devozionale da Sri Caitanya.
Il Signore poi chiese a Rupa di tornare a Vrindavana e completare il compito di riscoprire i luoghi santi perduti dei divertimenti di Sri Krishna.
Al ritorno a Vrindavana, Rupa Gosvami scoprì a Brahma Kunda la Divinità di Vrinda Devi, da cui la città di Vrindavana prende il nome. Questa Divinità fu poi trasferita a Kamyavana.
Rupa Gosvami poi scoprì la famosa Divinità Govindeva ji e istituì immediatamente il culto di Lord Govindaji su larga scala.
Sentendo la buona notizia del progresso di Rupa, Sri Caitanya inviò alcuni dei suoi uomini migliori per assisterlo nel servizio alla Divinità di Govindaji e stabilire la missione del Signore a Vrindavana.
Poco dopo Rupa e Sanatana Gosvami furono raggiunti da Raghunatha dasa Gosvami, Gopal Bhatta Gosvami, Raghunatha Bhatta Gosvami e Srila Jiva Gosvami.
Queste grandi personalità divennero famose come i sei Gosvami di Vrindavana.
Jiva Gosvami, che era il figlio del fratello di Rupa e Sanatana, Anupama, divenne il più importante discepolo di Rupa Gosvami.
[1] Classe mista di brahmana e ksatriya di alta classe
[2] Oggi Jessore è in Bangla Desh
[3] Il Nyaya è la scienza della logica e della retorica
[4] Questo sultano visse dal 1493-1519
[5] Ramakeli si trova nel distretto di Malda, nel Bengala occidentale
[6] Conosciuta oggi come Allahabad
Questa è una sezione del libro “Radha Krishna Ganoddesa Dipika”, in lingua italiana.
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