Agli inizi di Kali-yuga Vajranabha, figlio del nipote di Sri Krishna, istallo’ a Vrindavana una divinita’ che chiamo’ Govindaji. Nel corso dei millenni questa Murti scomparve.
Un giorno (nell’anno 1535) Srila Rupa Gosvami era seduto sotto un albero sulle rive della Yamuna. Un bellissimo giovane ando’ da lui e gli disse di una mucca che andava a una collina ogni giorno e versava latte in una buca. Rupa Gosvami vi si reco’ e trovo’ la Divinita’ di Govinda sepolta sotto la terra. Cosi’ la prese fuori dalla terra e inizio’ la Sua adorazione.
Saputo del ritrovamento della Divinita’ originale di Govindaji, Il Signore Caitanya chiese a Kasisvara Pandita di andare a Vrindavana per adorarLa. Ma Kasisvara era terrorizzato all’idea di separarsi da Sri Caitanya. Cosi’ il Signore gli dette una Divinita’ di se stesso, che era uguale a Lui. La Divinita’, chiamata Gaura Govinda, e’ una Divinita’ dorata di Krishna che suona il flauto. Oggi questa divinita’ e’ adorata al Tempio di Govindaji a Jaipur, in Rajasthan.
Nel 1590 inizio’ la costruzione di una Tempio grandioso sulla collina dove era stata trovata la Divinita’. Questo edificio fu finanziato da Man Singh di Amber (Jaipur), che era il generale dell’esercito dell’Imperatore Akbar. Egli era un discepolo di Raghunatha Bhatta Gosvami.
La costruzione di questo Tempio richiese l’opera di diverse migliaia di uomini. Una parte delle pietre rosse, che erano state usate per costruire il Forte Rosso di Agra, furono donate dall’Imperatore Musulmano, Akbar, al suo generale Man Singh, che le utilizzo’ per il Tempio di Govindaji.
Raja Man Singh spese 13 lakh (1.300.000) rupie per costruire questo tempio. Una somma enorme a quel tempo.
Jiva Gosvami aprezzo’ l’opera dell’Imperatore Akbar nel suo Govindam Mandir Astakam, che e’ composto di otto versetti Sanskriti incisi in una pietra del tempio di Govindaji. L’iscrizione dice: “L’Imperatore Akbar e’ una persona dal cuore molto gentile e un Vaishnava. Io do’ le mie benedizioni all’Imperatore Akbar. Nel suo regno tutti i Vaishnava vivono tranquillamente”.
L’Imperatore Akbar concesse 130 bigha di terra a Jiva Gosvami per il servizio a Govindaji.
Purusottama, il figlio di Re Prataparudra, mando’ una Divinita’ di Radharani da Jagannath Puri per essere istallata accanto Govindadeva. Questa fu la prima divinita’ di Radharani che fu istallata a Vrindavana dai Gosvami di Vrindavana.
Questo tempio e’ posto nel mezzo dello Yogapitha, il luogo trascendentale degli incontri di Radha e Krishna.
Nel secolo successivo Govindaji fu portato via da Vrindavana a causa del crudele imperatore musulmano Aurangzeb, invidioso della religione Vaishnava e in particolar modo di quel tempio grandioso.
Egli mando’ il suo esercito per distruggerlo. Il tempio di Vrindavana era originalmente alto sette piani, con un altare di marmo, d’argento e d’oro. In cima del tempio bruciavano grandi lampade di ghi. Le luci potevano essere viste da molto lontano.
Quando mancavano solo qualche piano per distruggerlo tutto, la terra prese a tremare in modo cosi’ violento che gli uomini di Aurangzeb fuggirono via terrorizzati e non tornarono piu’.
La divinita’ originale e’ ancora a Jaipur, in un tempio appena fuori il palazzo reale.
Le Divinita’ sull’altare di questo tempio sono: Govindaji al centro, alla sua sinistra il Signore Caitanya e alla sua destra c’e’ il Signore Nityananda. Sotto ci sono delle Divnita’ piccole di Radha e Krishna. Sotto ancora ci sono il Signore Jagannath e una Govardhana Shila.
Giacche’ il tempio di Govindaji a Vrindavana fu parzialmente distrutto, si pensa che l’adorazione di Divinita’ istallate non puo’ piu’ essere condotta. Percio’ dietro fu costruito un altro tempio dove l’adorazione viene ad oggi svolta alle Divinita’ che furono istallate dopo la fine della minaccia dell’impero musulmano.
Ci sono due piccoli templi in ciascuna parte della sala principale. Nel tempio piccolo a sinistra, scendendo dodici gradini, c’e’ una caverna dove fu trovata la Divinita’ di Govinda e dove Rupa Gosvami usava meditare. Li’ c’e’ una Divinita’ di Yogamaya, con otto braccia, seduta su un leone. Questa piccola divinita’ fu nascosta durante gli attacchi dei musulmani e rimase sempre li’. C’e’ anche una pietra con le impronte orginali di Krishna. Per entrare in quetso tempio bisogna chiedere al pujari. Questo luogo e’ anche conosciuto come Yogapitha. Vrindadevi, che e’ ora a Kamyavana, stava nell’altro tempio, quello a destra.
Il tempio di Govindaji e’ ben conosciuto per la sua architettura interessante. Una scultura di un grande fiore di loto pesante diverse tonnellate decora l’entrata principale. E’ uno dei templi piu’ belli del nord India.
Manonatha Dasa (ACBSP)
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