Come promesso vi racconto la storia di come il caro amico e collaboratore Isvara Dasa e’ comparso nella mia vita.
Io so che a lui imbarazza che si parli di lui, essendo una persona con una modestia naturale. Lo faccio lo stesso, certo che non me ne vorra’ e certo anche che prendera’ la cosa con un sorriso.
E’ in fin dei conti un modo di parlare di Krishna.
Eh si’, perche’ questo capitolo della mia vita e’ un’ennesima prova della presenza e della gentilezza del nostro Signore, che soddisfa i desideri dei Suoi devoti. Ora vi dico perche’.
Ci trovavamo in India. Vivevamo a Vrindavana. Chi di voi conosce quelle zona sa quanto la connessione Internet sia disastrosa. Per piu’ di sei mesi non ho avuto il telefono a casa ed era quasi impossibile connettersi durante il giorno. Dunque alle quattro di mattina dovevo uscire al buio e fare un pezzo di prato infestato di animali e rivoli di fogna per arrivare alla Casa di Roma, dove mi mettevano a disposizione il telefono. Spesso ci mettevo anche mezz’ora solo per scaricare le email. La connessione cadeva ogni 10 minuti.
Allora Isvara non era come lo vedete ora. Qualcuno di voi lo ricorda. Funzionava cosi’: la gente mandava le email, io o talvolta qualche altro devoto le leggeva, chi doveva rispondere rispondeva, poi si facevano le pagine in HTML, si aggiornavano le pagine, ci si connetteva, si entrava nel server con il client FTP e si scaricava il tutto. Poi si doveva verificare che tutto era andato per il verso giusto. Detta cosi’ sembra semplice, ma li’ nulla e’ semplice.
Attratti dagli gnocchi di Isvari e da altre leccornie impensabili a Vrindavana, a casa nostra venivano quotidianamente un certo numero di devoti. Uno di questi era un ragazzino indiano di 17 anni di nome Murari. Lui era un discreto conoscitore di computer e mi raccontava le meraviglie della tecnologia ASP. Io sognavo un sito interattivo e lo pregai di insegnarmi a farlo. Una volta andai anche a Delhi apposta per comprare dei libri. Ma lui, come la maggior parte degli indiani, faceva l’indiano e procrastinava sempre. Pero’ me ne parlava giornalmente e io continuavo a desiderare un sito dove i devoti potessero entrare e dialogare “dal vivo”.
Una delle ragioni per cui lasciai Vrindavana era questa. Volevo che Isvara diventasse un luogo di ritrovo e discussione di tutti i Vaishnava.
In quel periodo mi sedevo tutti i giorni nel samadhi di Srila Prabhupada e chiedevo di concedermi questo servizio.
Quando giunsi a Puerto Rico misi un annuncio su Isvara dove chiedevo l’aiuto di qualcuno che conoscesse ASP. In pochi giorni mi risposero in tre ma dopo avermi fatto scrivere diverse email dove spiegavo loro quello che volevo, scomparivano nel nulla.
Mi arriva la quarta lettera di offerta di aiuto, da un certo Marco. Lui diceva di non essere sicuro di saperlo fare ma che insieme avremmo provato a fare qualcosa.
Alla seconda email lo sconosciuto Marco mi chiese le password e altre informazioni sull’Host. Quella richiesta equivaleva a uno conosciuto cinque minuti prima che ti chiede le chiavi di casa. Io non ci pensai su due volte e gliele diedi. Sentivo una fiducia naturale verso questa persona.
Coi giorni che passavano e con le comunicazioni che si intensificavano mi resi conto che questo Marco era uno che le cose le sapeva fare eccome e non mi spiegavo perche’ aveva detto che non sapeva cosa sarebbe riuscito a fare.
Nelle settimane e nei mesi seguenti l’ho sentito per telefono e via chat vocale numerose volte e ho scoperto una persona fantastica oltre che un devoto sincero.
Cosi’ Isvara – come lo conoscete oggi – ha preso forma. Vi collegate e con un paio di clic dite la vostra in un luogo di devoti seri e preparati. In pochi secondi fate domande o date risposte, chiedete o fornite informazioni. Dalla vostra casa, in diretta.
Per riconoscenza del prezioso servizio svolto gli ho offerto un nome spirituale, Isvara Dasa, che lui ha gentilmente accettato.
Isvara e’ il nome del nostro Tempio virtuale. Egli ha fatto un grande servizio alla predica di tutti noi e quindi Isvara Dasa mi e’ parso il nome piu’ naturale per lui. Isvara e’ anche Krishna. Isvarah paramah krishnah, dice Brahmaji. Krishna e’ l’Isvara (il Signore) supremo.
Tutto cio’ e’ nato da un desiderio intenso. Ho chiesto a Srila Prabhupada e a Krishna tante volte di mandarmi qualcuno per fare questo servizio e Loro me l’hanno mandato.
La cosa e’ stata cosi’ ravvicinata nel tempo che non ho dubbi: Krishna soddisfa i desideri spirituali dei Suoi devoti.
Questa è una sezione del libro “Libri Feroci”, in lingua italiana.
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