Appena furono entrati nella sala reale, Bharata giunse le mani in segno di obbedienza e invitò Rama a sedersi sul trono reale. Dopo che fu seduto gli parlò di fronte a tutti.
“Tu mi affidasti questo regno per le ragioni che tutti conosciamo. Ma ti spetta di diritto. Ora che hai mantenuto la promessa fatta a nostro padre passando quattordici anni della tua vita nella foresta, ti prego, riprendi la guida del regno.”
Rama sorrise ed accettò. Avendo ritrovato il suo regno, Rama fu incoronato e sfilò in processione per le strade della città.
I cittadini di Ayodhya, che lo rivedevano dopo tanto tempo, lo acclamarono con entusiasmo. Tutti sembrarono aver ritrovato nuova vita. Tutti furono contenti del ritorno di Rama.
Dopo pochi giorni Rama congedò i suoi cari amici Sugriva, Vibhisana, Hanuman e tutti gli altri, che a malincuore partirono.
Il regno di Rama
Rama governò il regno di Ayodhya per undicimila anni e le glorie di quel periodo sono descritte nel Ramayana di Valmiki. La gente non conosceva malattie, sofferenze o miserie: tutti furono felici per tutta la vita. Nessuno mai ebbe da lamentarsi e il cibo fu sempre abbondante. E neanche gli animali soffrirono sotto il regno di quel re santo. Durante il suo regno nessuno parlava di niente altro che delle glorie di Rama.
Il Ramayana di Valmiki consiglia a coloro che desiderano trovare la prosperità nella vita di ascoltare e recitare i racconti delle gesta del Signore con regolarità, in particolare quando narrate da persone sagge dal cuore completamente purificato.
Questa è una sezione del libro “Il Ramayana”, in lingua italiana.
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