Domande di Daniela
ciao,
se non disturbo, mi piacerebbe sapere qualcosa circa i bramini:
– chi è un bramino?
– come si diventa?
– quali sono le sue regole?
Risposte
La parola bramino e’ una occidentalizzazione della parola brahmana, che significa “colui che conosce brahman”, cioe’ la scienza dell’anima. Letteralmente, brahman significa “spirito”. Il Brahmana e’ anche l’insegnante in genere, ma fra questi il piu’ importante e’ quello che insegna la scienza dell’anima individuale e Suprema.
In India ci sono alcuni che dicono che non si puo’ essere brahmana a meno che si sia fisicamente nati in una famiglia di brahmana. Questa tesi e’ erronea perche’, in base alla Bhagavad-gita e altre Scritture rivelate autentiche, brahmana e’ colui che agisce come tale e che lo e’ di fatto. In altre parole, sono le qualita’ a determinarlo e non la nascita. Se tu ad esempio nasci in una famiglia di chirurghi, questo non sara’ sufficiente a qualificarti come tale ma dovrai studiare e sviluppare reali qualificazioni.
Il Brahmana dunque deve conoscere e praticare le discipline brahminiche.
Per diventare brahmana bisogna innanzitutto avvicinare un Maestro spirituale autentico e porgli domande rilevanti in modo che i segreti della scienza della trascendenza si dischiudano grazie alle sue parole. Lui, il Guru, insegnera’ dapprima la teoria astratta (jnana), poi la teoria da applicare in pratica (vijnana). Grazie allo scambio di domande-risposte, nasce un profondo rapporto maestro-discepolo che portera’ alla costruzione delle qualita’ brahminiche.
Non si puo’ diventare brahmana senza avvicinare un maestro spirituale autentico.
Al riguardo delle regole generali, questo e’ un argomento molto vasto. Diro’ solo qualcosa.
La prima regola e’ la purificazione dell’anima dal concetto erroneo di essere un corpo materiale. A questo fine ci sono discipline che hanno il potere di modificare il nostro stato interiore e trasformarlo da materiale a spirituale. Queste regole possono variare di molto. E’ il maestro spirituale che deve giudicare qual e’ il momento di applicare un aspetto della disciplina e quando un altro. Il medico sa dosare le medicine. Non possiamo curarci da soli perche’ anche se le malattie sembrano sempre le stesse, in realta’ ogni medicina va adattata all’organismo del paziente. Cosi’, la malattia e’ l’erronea identificazione col corpo e col mondo materiale, ed e’ la stessa per tutti, pero’ poi la disciplina spirituale varia secondo i problemi specifici del praticante.
In accordo alla filosofia Gaudiya Vaishnava, la vibrazione sonora ha un grande effetto sull’anima, ed e per questa ragione che si da’ tanta importanza al canto del Mantra Hare Krishna, che essendo di natura spirituale ha il potere di purificare.
Domande:
inoltre mi permetto di chiedere anche qualcosa sulla reincarnazione (se il tema può riguardare Voi):
– è possibile avere la sensazione di avere avuto qualche legame con altre persone, oppure è solo un’idea che ci creiamo nella testa?
Grazie per l’accoglienza e per un’eventuale risposta. di nuovo ciao.
daniela
Risposte
Questo argomento e’ in realta’ legato al precedente.
Infatti, essendo noi anime di natura spirituale e non materia, quando succede quel fenomeno che chiamiamo morte, in realta’ l’anima eterna va in un altro corpo. Questa si chiama reincarnazione. Il nuovo corpo che prenderemo dipendera’ dallo stato di coscienza che avremo al momento della morte, che a sua volta dipende dalle azioni compiute nel corso della vita.
Certamente, e’ possibile avere pallidi strascichi di ricordi dalle vite precedenti, in relazione a posti o persone incontrate in precedenza. Ma possono anche essere nostre impressioni o imposizioni mentali o emotive. E’ molto difficile stabilire quali siano i ricordi reali e quali invece quelli illusori.
10 maggio 2002 – n.1449
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