“Nel frattempo Vishnu era venuto a conoscere le intenzioni dei Raksasa e intervenne. Trasportato da Garuda, il Signore li attaccò e li massacrò a migliaia: molti fuggirono. Anche Sumali fu sconfitto. Poi il coraggioso Mali attaccò il suo nemico, ma fu ucciso, decapitato dal Sudarshana-Chakra. Mali era il più giovane dei tre, ma era anche il più forte. Vedendo Mali morto, gli altri Raksasa si persero d’animo e fuggirono verso Lanka, inseguiti da Vishnu. Dopo molto tempo, gli spaventati Raksasa decisero di abbandonare l’isola e di rifugiarsi a Rasatala.
“O Rama,” disse Agastya, “devi sapere che quei Raksasa erano molto più forti di Ravana.”
La stirpe dei Raksasa della linea di Pulastya
“Ora conosci l’origine della stirpe dei Raksasa,” riprese Agastya dopo una breve interruzione. “Ora ti racconterò la storia dei Raksasa che provengono dalla linea di Pulastya e come le due linee si congiunsero. Ascoltami attentamente.
“Passarono anni di tormento per Sumali che, terrorizzato al solo pensiero di Vishnu, abitava in una città del pianeta Rasatala. In quel periodo Kuvera aveva preso possesso di Lanka.
“Un giorno Sumali, portando con sé la sua bellissima figlia, tornò su questo pianeta e prese a vagare senza meta. E gli capitò di vedere Kuvera che andava a trovare Visrava, suo padre. Sumali, che non lo aveva mai visto prima di allora, rimase incantato dallo splendore di Kuvera e anche quando fu tornato a Rasatala non riusciva a dimenticare tutte quelle opulenze. Sumali, che voleva assicurare un futuro ai suoi discendenti, pensava a come ottenere la stessa ricchezza di Kuvera. Escogitò un piano.
“Sumali pensò di dare sua figlia Kaikasi in sposa a Visrava, con la speranza che i figli nati da lei avrebbero avuto lo stesso potere di Kuvera e avrebbero risollevato le sorti della loro stirpe. Istruita su ciò che doveva fare, Kaikasi andò nell’eremo di Visrava e vi entrò proprio mentre il saggio era impegnato in alcuni sacrifici. Ignorando che il momento non era affatto propizio, si presentò al saggio. Vedendo la casta ragazza, Visrava le chiese cosa desiderasse, ma lei non rispose.
“Capendo tutto da solo, disse:
“Io ti accetto come moglie, ma sappi che sei arrivata in un momento sfavorevole, e che quindi i nostri figli causeranno a tutti molta sofferenza.”
“Kaikasi ebbe paura e disse:
“Signore, non voglio figli empi.”
“E Visrava rispose:
“C’è un preciso disegno divino oltre il quale nessuno può andare. Ma i primi tre figli saranno in accordo al carattere della tua famiglia, mentre il quarto sarà in accordo alla mia.”
Questa è una sezione del libro “Il Ramayana”, in lingua italiana.
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