Visioni extracorporee e previsioni del futuro

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Domande

Buon Giorno a tutta la redazione. Mi chiamo (omesso) e vorrei porvi una domanda, mio dilemma perenne senza risposta, ma solo ipotesi…

Dunque, io credo nell’esistenza dell’ anima ne ho, diciamo la certezza dopo che mi è capitato un fatto, tra virgolette “paranormale”: In una specie di dormiveglia mi sono visto proiettato fuori dal corpo, attraverso la finestra chiusa e mi sono ritrovato sotto casa.

Li vidi, questo successe molti anni fa, vidi una casa di fianco alla mia, che all’epoca non esisteva. Alcuni anni dopo il “sogno”,iniziarono a costruire nello stesso punto le fondamenta per una casa che mesi più tardi si rivelò identica a quella che avevo “sognato”io. Questa esperienza mi dà la certezza dell’ esistenza della vita oltre la morte corporea dato che in quella “visione” io sono letteralmente uscito dal corpo; e questo lo accetto ormai benissimo senza problemi. Ma quello che non capisco è che non mi spiego come sia possibile prevedere il futuro, le ipotesi che spesso mi faccio sono inquietanti come ad es. penso che siamo come in una cassetta vhs che si manda avanti e indietro con un videoregistratore. Più o meno dando per buono l’esempio è questo il mio concetto.

Qual’è la verità ? Come funziona?

Vi ringrazio sentitamente per una eventuale vostra risposta.

(nome omesso) 19.04.2001

 

Risposta

a “Visioni extracorporee e previsioni del futuro” aprile 2001

Caro amico,

le Scritture vediche trattano profusamente di questi argomenti. Questi sono fenomeni abbastanza complessi, ma cercheremo di riassumerne i principi fondamentali.

Il primo punto che va assimilato e che sfugge alla mentalità di un materialista è che noi siamo anime spirituali e non il corpo materiale. Ciò che noi vediamo coi nostri sensi non è la realtà completa, a causa delle limitazioni dei nostri sensi e della nostra intelligenza. Il corpo è solo un rivestimento e non è la nostra essenza intima. Questo rivestimento è composto di elementi grossolani (maha-bhuta) e sottili (avyakta). Questo secondo strato di elementi materiali consiste di mente, intelligenza ed ego (il Bhagavatam ne aggiunge un quarto chiamato “coscienza contaminata”). In tutto il nostro vestito, cioè il corpo, è composto da ventisette elementi materiali.

Al di là di questi elementi c’è la natura spirituale (daivi-prakriti) della quale siamo parte effettiva. La dimenticanza e la separazione da questa natura ci conduce nel mondo materiale e ci fa sprofondare nei suoi meccanismi.

In base a questo principio di vera appartenenza, la morte non è altro che il cambiamento del corpo grossolano resosi inutilizzabile e noi, accompagnati dal corpo sottile, andiamo ad occuparne un altro. Tutte le impressioni della vita precedente rimangono nel corpo sottile, come immagazzinate. In genere la natura ce le fa dimenticare ma non le cancella, per cui in talune occasione questi ricordi si riaffacciano. Questo è possibile perche’ nella “nuova vita” manteniamo lo stesso corpo sottile. Perciò troviamo gente che ha veri ricordi dalla vita precedente.

Passando alle esperienze extracorporee, fenomeno anche più comune di quanto la gente ammetta, si spiega seguendo lo stesso principio: per ragioni di varia natura, l’anima nel corpo sottile esce dal corpo grossolano per pochi istanti e ha esperienze di vario genere. Questo sarebbe impossibile se non esistessero l’anima e il corpo sottile.

Per i fenomeni di preveggenza, invece, vanno spiegati altri concetti.

Il primo è che ogni cosa che facciamo in questo mondo non è priva di reazione. Gli atei e i materialisti fanno ciò che vogliono e pensano di rimanere impuniti. Invece ogni piccola cosa che si fa, ognuno di noi, va ad “accatastarsi” e a creare una potenziale fenomeno di reazione (prarabdha). Questa si chiama “legge del karma”. Per dirla in parole semplici, per ogni azione c’e’ una reazione. Gli avvenimenti futuri non sono gia’ accaduti come nel caso di un VHS dove la registrazione esiste già, ma sono potenzialmente accaduti, nel senso che se non sopraggiungerà un elemento di variazione quella cosa accadrà certamente. Il karma è qualcosa di simile a una operazione matematica, sebbene di incalcolabile complessità. Per questa ineluttabilità, coloro che hanno poteri sovrannaturali o che li sviluppano grazie alle ascesi, come gli Yogi e i santi, possono prevedere il futuro.

Come invece una persona comune possa avere visioni o previsioni del futuro si spiega in vari modi: uno di questi è le rimanenze di capacità ascetiche di vite precedenti, o anche più semplicemente la capacità occasionale di un calcolo possibile per meccanismi karmici proveniente da una vita precedente, che si verifica grazie a qualche azione virtuosa. E’ completamente inconscia perche’ la maggior parte di queste previsioni, per chi non pratica lo yoga, si verificano in modo completamente incontrollabile.

Queste sono alcune spiegazioni che deduciamo dallo studio e dalla pratica dei Veda. Naturalmente poi ci sono le casualità, le mistificazioni, le suggestioni, tutte cose che si incontrano di frequente.

Mi auguro di essere stato utile. Per approfondimenti non devi fare altro che riscrivere.

Hare Krishna Manonatha Dasa

 

 

 

Questa è una sezione del libro “Infiniti segmenti di esistenza”, in lingua italiana.

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